Il commissario europeo Thierry Bréton è stato chiaro: in caso di disordini, le piattaforme social dovranno rimuovere istantaneamente i “contenuti di odio”. In caso contrario, la Commissione UE avrà facoltà di bloccare l’accesso degli utenti alle piattaforme, multarle e pure di escluderle dall’UE. Insomma, la museruola è pronta. Con il ben noto principio della finestra di Overton, ora basterà a poco a poco far rientrare nel concetto di “contenuto di odio” e “disinformazione” tutto ciò che è sgradito alla Commissione per censurarlo. Il mondo libero è così libero che teme la libertà di espressione più di ogni altra cosa.
Fonte: Der Standard
Il commissario europeo per il mercato interno e i servizi della commissione Thierry Breton non è esattamente noto per la sua reticenza e ha persino promesso a piattaforme come Twitter o Tiktok un divieto a livello europeo qualora non implementino le regole del Digital Services Act (DSA).
Ora l’ex capo di France Telecom minaccia di chiudere tutte le piattaforme in caso di disordini sociali. In base alle nuove regole, la Commissione UE avrà facoltà di bloccare l’accesso a social network come Tiktok, Twitter, Facebook, Instagram, YouTube e Snapchat sulla base del DSA se gli operatori non prenderanno provvedimenti contro i contenuti illegali in caso di disordini sociali.
Breton lo ha spiegato lunedì in un’intervista al canale di notizie francese France Info. Breton:
“Se ci sono contenuti di odio, contenuti che invitano a rivolte o uccisioni o incendi di auto, ad esempio, le piattaforme sono obbligate a cancellarli. Se non lo fanno, saranno sanzionate immediatamente”, riporta “Heise” citando l’emittente.
Il 68enne ha spiegato che ci sono team già predisposti che possono intervenire immediatamente. Se i responsabili delle piattaforme di social media non dovessero agire immediatamente, non solo potrebbe essere inflitta loro una sanzione, ma alla piattaforma potrebbe anche essere vietato di operare nell’UE, ha affermato Breton nell’intervista.