Italia maglia nera per i salari tra le grandi economie avanzate del pianeta: è la Nostra fotografia scattata dall’Ocse, l’organismo internazionale con sede a Parigi, nell’ultimo rapporto sulle Prospettive dell’Occupazione 2023 mentre l’Istat intravede una schiarita sul potere d’acquisto delle famiglie, con un aumento del 3,1% sul primo trimestre grazie al “forte rallentamento della dinamica dei prezzi”.
“Alla fine del 2022 – avverte l’Ocse – i salari reali erano calati del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia. La discesa è continuata nel primo trimestre del 2023, con una diminuzione su base annua del 7,5%. Si prevede che torneranno a crescere del 3,7% nel 2023 e del 3,5% nel 2024, mentre l’inflazione dovrebbe attestarsi al 6,4% nel 2023 e al 3% nel 2024. Un particolare avvertimento viene lanciato all’Italia rispetto ai “significativi ritardi nel rinnovo dei contratti collettivi (oltre il 50% dei lavoratori italiani è coperto da un contratto scaduto da oltre due anni)” che – sottolinea l’Ocse – rischiano di “prolungare la perdita di potere d’acquisto per molti lavoratori”.
Se si considerano tutte le tecnologie di automazione, compresa l’IA, le professioni a più alto rischio di automazione restano, in ogni caso quelle meno qualificate: il 30,1% dei lavoratori in Italia è occupato in professioni a più alto rischio di automazione, rispetto a una media Ocse del 27%. (Fonte: Ansa)