Straordinario intervento di Sergio Giraldo, manager, socio di Asimmetrie e collaboratore del quotidiano La Verità, ieri al Parlamento Europeo, nella Sala Spinelli 1G3, in occasione della conferenza “La guerra del gas: atto II”, organizzata e promossa dal gruppo Identità e Democrazia su iniziativa dell’europarlamentare della Lega Antonio Maria Rinaldi.
Prima di parlare di gas, si parla di Unione Europea, un’istituzione priva di identità (che non siano le identità nazionali dei Paesi che la compongono), intenzionalmente utopica, come la concepirono i suoi fondatori, e, in quanto tale, necessariamente totalitaria e costruita quanto più possibile al riparo dal voto popolare. L’Unione Europea è un agente della globalizzazione, un gigantesco laboratorio in cui si costruisce una realtà distopica che presuppone l’assoggettamento delle masse e della sovranità popolare per inseguire obiettivi decisi da pochi. Una distopia che ha al proprio centro non più l’essere umano, bensì un concetto essenzialmente astratto come “il pianeta”.
La guerra del gas, prosegue Giraldo, in realtà non è iniziata il 24 febbraio 2022, ma è iniziata prima con il Green Deal, che ha disincentivato gli investimenti nei combustibili fossili, dai quale l’Europa è ancora totalmente dipendente. Il Green Deal è un tipico prodotto dell’UE: un’utopia tecnocratica alla quale siamo tenuti semplicemente a conformarci, perché “la scienza ha deciso così”.
19 minuti del vostro tempo spesi benissimo, soprattutto per chi sentisse il bisogno di un ripasso generale di come e perché siamo arrivati al punto in cui siamo.