Sempre le banche
Vorrei dire bugie rassicuranti, ma non ci riesco. Difficile non aver capito a questo punto che ogni iniziativa che viene presa centralmente è sempre finalizzata allo stesso identico scopo: SALVARE LE BANCHE. Salvare le banche e lo status quo che consente ad esse di tenere il mondo intero sotto controllo con lo strumento micidiale della valuta di debito che viene creata in situazione di monopolio. Uno strumento che permette alle banche di creare la realtà in cui viviamo come un gioco di ruolo in cui le regole, le leggi, gli obblighi e le direzioni in cui muoversi, cambiano continuamente a seconda delle necessità dei libri contabili delle banche, che riescono nell’intento pagando tutti i media, i politici, le istituzioni e piazzando persone di fiducia a dirigere gli organi nevralgici di controllo. Le banche creano i soldi dal niente e con essi ci pagano tutto quello che vogliono, ma senza un piano finalizzato ad una visione umanistica, ma semplicemente finalizzato al mantenimento del loro potere assoluto. Ovviamente, essendo lo strumento che usano, ovvero la valuta a debito, uno strumento innaturale e insostenibile il sistema non funziona perfettamente come vorrebbero e con cadenze periodiche, gli scoppia in mano e bisogna ripartire da capo. L’intero giochetto è maldestro; una marachella da bulli così gigantesca che diventa sempre più grande ad ogni intervento finalizzato al cercare di rimediare, perché pagare debiti con debiti è impossibile; è contro natura. Non può funzionare. Il problema adesso non è più rimediabile senza grandi sofferenze. Ogni abuso si paga! E il conto, come ci stiamo accorgendo, viene appioppato alla gente con inflazione, tassazione, privazioni ed altri colpi micidiali.
Ho lavorato in banca per 32 anni, in tutta Italia, con vari ruoli. Ma sono stato anche un discreto sportivo, prima con il canottaggio e poi in palestra, ovvero il cimitero di tutti gli atleti. In palestra si iscrivono molte persone che hanno abusato con il cibo e sperano di perdere chili in eccesso. La prima domanda che fanno i nuovi iscritti con la ciccia è sempre la solita: “cosa posso prendere per dimagrire”. Tutti cercano una scorciatoia. Come se esistesse qualche pasticca magica che risolve tutto senza il duro lavoro. In economia è lo stesso discorso; ANNI DI ABUSO DI DEBITO NON SI POSSONO RIMEDIARE SENZA MISURE DRASTICHE. Non esiste la pillola magica. Possiamo quindi solo attendere lo schianto cercando di non farci troppo male, utilizzando le nostre competenze per navigare questo turbolento momento di collasso monetario globale.
Le ultime notizie ci fanno presagire un ritorno alle misure adottate precedentemente, ovvero lockdown delle attività economiche per il contenimento dell’inflazione.
Sin dalle mie prime newsletter avevo intuito che il sistema adottato sarebbe stato quello dell’intermittanza tra fasi di estrema restrizione con periodi di allentamento delle coercizioni con lo scopo di contenere l’inflazione, bloccando la velocità di circolazione della moneta, costringendo la gente a stare a casa. Un tentativo di provare la demolizione controllata dei disastri in corso.
Dopo un periodo di attività vacanziera caratterizzata dal “tutto esaurito” ovunque, potrebbe quindi essere possibile di vedere nuove chiusure. Vedremo come riusciranno a gestire le cose questa volta.
L’intero sistema bancario sta collassando ed è costantemente alla richiesta di nuovi trilioni per mantenersi a galla. Il problema alla radice di questa insostenibilità è dato di milioni di miliardi di derivati che esplodono continuamente con detonazioni sparse e che minacciano in ogni istante di innescare la reazione nucleare a catena che fa scoppiare tutto. Per contenere questo, il cartello delle banche cerca goffamente di mettere una pezza dietro l’altra. Pezze fatte di trilioni che creano inflazione e che non sono altro che nuovo debito che paga il marciume precedente
Anche il discorso sui pagamenti col P.O.S. è un argomento totalmente collegato alla sostenibilià del sistema bancario. QUAL’È LA VERITÀ SUL P.O.S.? Una parte importante della pressione verso i pagamenti con il P.O.S. è la possibilità che ha la banca di concedere affidamenti alle aziende che lo utilizzano in base alla lettura del cosiddetto “transato pos”. Il discorso puramente teorico riguardo la fantomatica evasione distrae dalla reale necessità delle banche di vendere con ferocia il proprio prodotto che si chiama credito. Ovviamente il credito è loro. Quindi è opportuno ricondurre l’intero discorso P.O.S. alla sua reale natura, ovvero la necessità delle banche di erogare credito per il quale occorre sottostante a garanzia. Nel caso dei P.O.S., la garanzia è il documento denominato “transato pos”. Più alto il transato, maggiore sarà il credito concesso e di conseguenza il guadagno per la banca. Da aggiungere anche che una parte rilevante della questione POS è la qualità del credito erogato dalle banche per la sostenibilità degli stress test. Molte banche sono appese ad un filo riguardo ai loro parametri patrimonio/credito anomalo. Una documentazione aggiuntiva relativa al transato pos vale come miglioramento del rating e ciò gioca a favore della banca quando deve presentare i dati sui non performing loans, che supportati da sopraggiunte garanzie di flussi di cassa dimostrabili, vedrebbero un miglioramento dei dati ed una maggiore prospettiva di sopravvivenza. Da ex bancario vi posso dire quale è la maggiore vergogna di ogni funzionario di banca; è quella di aver dato i soldi “a cazzo”, (scusate la parolaccia) che corrisponde alla gogna. Le gerarchie dei banchieri risalgono da quel punto fino ai vertici della Banca Regolamenti Internazionali, che detta le regole per gestire i miliardi di disastri degli incapaci. Putroppo però le banche hanno veramente bisogno di creare trilioni in ogni istante e per farlo hanno bisogno di una controparte a cui concedere affidamenti, mutui e linee di credito ed è per questo che adorano direttori e dirigenti incapaci, perché fanno tutto quello che gli viene chiesto, senza etica, senza competenza, ma solo con una grande ego ghignante. Fatto il disastro, poi creano le cosiddette società veicolo:
Vere e proprie distillerie clandestine di prodotti tossici da spacciare attraverso innumerevoli altri strumenti esotici e continuare a tenere in piedi la giostra, rimandando il problema, amplificandone le conseguenze. E questo è l’unico sistema possibile nel paradigma ecocomico in cui viviamo.
Infatti, sono tornati a farsi vedere nuovamente anche i prestiti NINJA (no income – no job – no assets) che si erano resi protagonisti della bolla dei mutui subprime del 2008 ed abbiamo visto cosa è successo:
La giostra del debito perpetuo non si può fermare!
L’unica nostra fortuna sembra essere quella che GLI SERVIAMO VIVI!
Sotto controllo, ma per lo più vivi.
Sono talmente imbranati che da una parte capiscono che il sistema è insostenibile e vorrebbero sterminare gli “useless eaters”, ma dall’altra si accorgono che la gente gli serve per appiccicargli addosso il debito, con un sistema di valuta a debito dove miliardi di persone ignare lavorano e i banchieri e le élite possono continuare a vivere a scrocco . Veramente siamo in queste mani.
ANDREA CECCHI