Riprendo integralmente la lettera dell’amico Giovanni Gibelli, la sua riflessione trova noi di The Milaner, completamente d’accordo.
Invitiamo le Istituzioni lombarde a tener conto dei suggerimenti preziosi dei cittadini e noi continueremo a farvi arrivare le nostre segnalazioni.
“Gentile Direttore
LA Gazzetta di Parma del 27 novembre 2022, ha pubblicato 2 interessanti e ben documentati articoli:
- “il Monastero Benedettino Femminile di San Paolo” di Bruno Adorni;
- “ Il Rinascimento visionario di Jheronimus Bosch “ di Simone Ferrari
che sono stati di stimolo ad alcune mie considerazioni.
Concordo con Bruno Adorni, Parma con Correggio e Parmigianino è stata uno dei centri più importanti del Rinascimento, anzi, secondo me, la città forse la più importante, di quello che io definisco il Rinascimento Padano, che nasce e si sviluppa fra la fine del 400 e i primi anni 50 del 500 fra Milano, Cremona, Mantova e la già citata Parma. Quando mi reco alla Pilotta e visito la Galleria Nazionale rimango affascinato dallo sguardo e dal viso, dalla grazia leggera della “Schiava Turca” del Parmigianino.
Infatti, non esiste un solo Rinascimento, quello di Raffaello e Michelangelo, come giustamente sottolinea Simone Ferrari, ma anche quello del Nord ,con Luca Cranach, Grunenwald, Durer, quello alternativo di Bosch, quello dei grandi artisti fiorentini ( Lippi, Botticelli Leonardo ecc.) e va aggiunto, non ultimo, quello Padano.
Nelle città da me citate una nobiltà, colta e raffinata, un popolo sensibile alla bellezza hanno saputo apprezzare l’originalità e la novità dell’arte di Correggio e Parmigianino, la genialità del Mantegna, di Giulio Romano, di Bernardino Luini.
Sono impressionanti la potenza pittorica della Crocefissione del Pordenone e la drammaticità della Strage degli Innocenti di Altobello Melone, che si trovano nella Cattedrale di Cremona
Oggi Parma, Cremona, Mantova hanno vocazioni comuni, sono città con eccellenze nel campo dell’alimentare e dell’industria ad esso legata, del turismo del commercio, del buon cibo, dell’arte.
Mentre Parma, ha buoni collegamenti ferroviari, un aeroporto, una fiera importante, le altre città soffrono di collegamenti ferroviari a dir poco carenti, che compromettono il loro sviluppo.
Secondo me, se si facessero interventi intelligenti, investendo nelle infrastrutture, tutte queste città ben collegate fra loro, con un aeroporto di Parma potenziato, costituirebbero un polo di attrazione fortissimo le loro eccellenze sarebbero ancora di più valorizzate. Ci sarebbe insomma un nuovo Rinascimento Padano
Giovanni Gibelli “