Sembra che nemmeno i cimiteri siano immuni dall’inflazione. I 13 artisti, atleti e personaggi dello spettacolo deceduti nella lista di quest’anno che hanno guadagnato di più hanno raggiunto la cifra record di 1,6 miliardi di dollari, con un aumento del 72% rispetto al totale dell’anno scorso. È il maggiore degli incassi totali in un anno da quando abbiamo iniziato a monitorare i guadagni dei defunti nel 2001. Inoltre, per la prima volta in assoluto, i primi cinque hanno guadagnato più di 100 milioni di dollari ciascuno.
In cima alla classifica c’è J.R.R. Tolkien, il defunto autore de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. L’ex docente di Oxford, morto di polmonite nel 1973, ha guadagnato 500 milioni di dollari dalla vendita avvenuta ad agosto della Middle-Earth Enterprises, società che gestisce i diritti di film, videogiochi, merchandising e altro. La Middle-Earth Enterprises è stata ceduta all’azienda svedese di giochi Embracer.
Segue la leggenda della pallacanestro Kobe Bryant, con 400 milioni di dollari ricavati dalla vendita della sua quota nell’azienda di bevande sportive BodyArmor alla Coca-Cola. Si tratta della più grande acquisizione nella storia dell’azienda di bibite.
Elvis Presley avrà anche lasciato definitivamente la Terra, ma il Re del Rock N’ Roll è ancora una potenza economica. Quarantacinque anni dopo la sua morte, il patrimonio di Elvis ha generato entrate per 110 milioni di dollari. La parte del leone l’hanno fatta i botteghini e le vendite di merchandising a Graceland, la casa di Presley a Memphis; solo 5 milioni di dollari sono arrivati dai diritti per Elvis, il film biografico diretto da Baz Luhrmann.
Nel complesso, la musica di un tempo è vista dagli investitori come un flusso di reddito affidabile. Quasi 700 milioni di dollari degli 1,6 miliardi di dollari di guadagni totali provengono dalle proprietà dei nove musicisti presenti nella lista, tra cui David Bowie (250 milioni di dollari), Michael Jackson (75 milioni di dollari) e il cantautore di “Hallelujah” Leonard Cohen (55 milioni di dollari). Alcuni di questi guadagni provengono da vendite dei cataloghi musicali. I responsabili del patrimonio del batterista dei Toto Jeff Porcaro, per esempio, hanno venduto i suoi diritti di pubblicazione e registrazione per 25 milioni di dollari nel novembre 2021. Altri, come i Beatles John Lennon e George Harrison, sono rimasti nella lista grazie ai loro flussi di royalty annuali ricorrenti.
“Agli albori del rock n’ roll, le aziende possedevano tutto e lottavano con i rappresentanti degli artisti per ottenere il controllo della loro proprietà intellettuale”, afferma l’avvocato John Branca, che gestisce il patrimonio di Michael Jackson. “Ora la situazione è tornata nella direzione opposta, perché gli artisti invecchiano, pianificano il tutto e rivendono la loro proprietà intellettuale alle aziende. Il cerchio si è chiuso”.
Le celebrità scomparse in classifica
#1 J.R.R Tolkien (1892-1973) – 500 milioni di dollari:
Quando in agosto la società svedese di videogiochi Embracer ha annunciato l’acquisizione di Middle Earth Enterprises, non ha rivelato il prezzo della singola operazione, ma ha comunicato di aver speso 788 milioni di dollari per sei acquisizioni, compresa quella della società di Tolkien. Una fonte ha però dichiarato a Forbes che Embracer ha speso almeno 500 milioni di dollari per Middle Earth Enterprises, cifra che Embracer non ha smentito. Dopo la chiusura dell’affare, Embracer condividerà “la terra di mezzo” con una moltitudine di altre società che possiedono altre parti della proprietà intellettuale di Tolkien, tra cui HarperCollins, Amazon, Warner Brothers/New Line e la Tolkien Estate, in quella che è stata descritta come la più complessa spartizione di diritti di proprietà intellettuale della storia.
#2 Kobe Bryant (1978-2020) – 400 milioni di dollari:
La leggenda dei Los Angeles Lakers aveva una partecipazione del 7% nell’azienda di bevanda energetiche BodyArmor e faceva parte del consiglio di amministrazione della società prima della sua morte nel 2020. Nel novembre 2021, Coca-Cola ha accettato di rilevare il 70% di BodyArmor che non possedeva ancora per 5,6 miliardi di dollari, con una valutazione di 8 miliardi di dollari. I responsabili del patrimonio di Bryant ha ricevuto un ricavato di 400 milioni di dollari dalla vendita.
David Bowie (1947-2016) – 250 milioni di dollari:
“C’è vita su Marte?”, chiedeva il Duca Bianco in Hunky Dory del 1971. Ancora non lo sappiamo ma non c’è da preoccuparsi: Elon Musk ci sta lavorando, ma la vendita del catalogo editoriale e dei master di David Bowie alla Warner Chappell, avvenuta a gennaio, ha generato un guadagno tale da far invidia al Maggiore Tom, per una cifra pari a 250 milioni di dollari.
#4 Elvis Presley (1935-1977) – 110 milioni di dollari:
Il Re del rock ‘n’ roll ha beneficiato del Covid: i turisti infatti hanno approfittato delle restrizioni per concedersi una vacanza nella sua villa e nel suo resort di Graceland. Secondo fonti vicine alla proprietà, almeno 80 milioni di dollaridei guadagni di Presley provengono dai biglietti del tour, dagli spettacoli e dal merchandising. La proprietà non ha guadagnato molto direttamente dal film biografico di successo su Elvis, ma si prevede che il film di successo aumenterà i guadagni di Presley per almeno i prossimi 18 mesi, dato che i fan, vecchi e nuovi, cercano di possedere un gadget del Re. Anche le vendite del peluche Stitch della Disney, vestito con la tuta di Elvis, sono aumentate rispetto all’anno scorso.
#5 James Brown (1933-2006) – 100 milioni di dollari:
“L’uomo che lavora più duramente nel mondo dello spettacolo” continua a lavorare, anche se è morto. La Primary Wave, un editore musicale indipendente con sede a New York, si è accaparrata i diritti musicali, le proprietà immobiliari, il nome e l’immagine del padrino del Soul. Secondo quanto riferito, il patrimonio di Brown utilizzerà parte dei proventi per finanziare borse di studio accademiche per bambini bisognosi.
#6 Michael Jackson (1958-2009) – 75 milioni di dollari:
Con l’abolizione delle restrizioni della Covid, lo spettacolo del Cirque de Soleil a tema Jackson a Las Vegas è tornato in azione e sta raccogliendo molti soldi insieme al catalogo Mijac Music del Re del Pop. E c’è una nuova fonte di guadagno: MJ The Musical a Broadway, un jukebox che racconta la storia di Jackson. Secondo una fonte della proprietà di Jackson, entro novembre il musical avrà incassato 80 milioni di dollari, un risultato impressionante se si considera che lo spettacolo ha debuttato solo nove mesi fa.
#7 Leonard Cohen (1934-2016) – 55 milioni di dollari:
Le pubblicazioni e i master del cantante di “Hallelujah” sono stati acquistati da Hipgnosis, una società di gestione musicale e di proprietà intellettuale quotata in borsa e guidata da Merck Mercuriadis, che ha gestito artisti che vanno da Beyoncé ed Elton John ai Guns N’ Roses e Morrissey. Quando era in vita Cohen non si è preoccupato troppo delle questioni legate al denaro: dopo che il suo manager gli aveva “sottratto” circa 5 milioni di dollari a metà degli anni 2000, Cohen pranzò con un amico, un avvocato del settore al Four Seasons di Los Angeles. “Sono tutto agitato e chiesi a [Cohen] se era arrabbiato”, ricorda l’avvocato. “Lui rispose: ‘No, a cosa servirebbe?’”. Quell’uomo era così zen, è incredibile”.
#8 Dr. Seuss (1904-1991) – 32 milioni di dollari:
Gli abitanti di Whoville vivevano in un mondo grande come un granello di polvere, scrisse una volta il Dr. Seuss, e l’elefante Ortone portava gentilmente il suo granello su un soffice dente di leone. Questi piccoli Chi, insieme a personaggi senza tempo come Il gatto col cappello, Il Grinch e Il Lorax, hanno generato oltre 16 milioni di dollari di vendite di libri dallo scorso novembre, oltre agli incassi provenenienti da un accordo con Netflix e a quelli legati al merchandising.
#9 Jeff Porcaro (1954-1992) – 25 milioni di dollari:
Il batterista dei Toto, gruppo rock degli anni ’80, non ha la stessa notorietà del resto delle celebrità scomparse, ma da vivo era una leggenda del settore. Non solo è stato coautore della canzone “Africa”, certificata disco di platino, ma Porcaro è stato il batterista di riferimento per Quincy Jones e ha tenuto il ritmo dell’album più venduto di tutti i tempi, Thriller di Michael Jackson. Porcaro ha anche collaborato con artisti del calibro di Steely Dan, Eric Clapton, Paul McCartney e Bruce Springsteen. I suoi diritti di pubblicazione e di registrazione sono stati acquisiti dalla Primary Wave.
#10 Charles Schulz (1922-2000) – 24 milioni di dollari:
Snoopy e il resto della banda dei Peanuts sono tanto affidabili nel generare reddito quanto nel tormentare il povero Charlie Brown. Ma alcune regole del gioco stanno cambiando. Per la prima volta dal 1965, i classici speciali natalizi “È la grande zucca, Charlie Brown”, “Il Ringraziamento di Charlie Brown” e “Il Natale di Charlie Brown” non andranno in onda sulla TV in chiaro dopo che Apple Tv ne ha acquisito i diritti per il suo servizio di streaming a pagamento (i non abbonati potranno guardarli gratuitamente in alcuni giorni e anche la PBS trasmetterà gli speciali in streaming).
#11 Juan Gabriel (1950-2016) – 23 milioni di dollari:
Uno dei più prolifici compositori e cantanti messicani della storia, Juan Gabriel ha scritto circa 1.800 canzoni nel corso della sua vita, vendendo circa 60 milioni di album che gli sono valsi 2 Latin Grammy. Conosciuto per il suo stile di esecuzione e il suo stile eccentrico era soprannominato il “divo di Juarez”, in riferimento alla città natale di Gabriel. In aprile, chi gestisce il patrimonio di Gabriel ha raggiunto un accordo con Universal Music Group, in base al quale la società assegnerà il catalogo del cantante dopo il 2008 alla sussidiaria dell’etichetta Virgin Music US Latin, mentre la divisione editoriale di Universal supervisionerà l’intero catalogo.
#12 John Lennon (1940-1980) – 16 milioni di dollari:
Nel 2022 il cantante di “Imagine” ha guadagnato le consuete royalties derivanti dal suo periodo come membro dei Beatles e dai suoi lavori da solista. Inoltre, Lennon ha incassato circa 3,5 milioni di dollari grazie ai diritti musicali dei Beatles che la Disney si è assicurata per il film Get Back, diretto da Peter Jackson, un’epica docuserie che racconta le famigerate sessioni di registrazione del gruppo britannico.
#13 George Harrison (1943-2001) – 12 milioni di dollari:
Anche il “Beatle silenzioso” ha tratto profitto dalla docuserie Get Back, aggiungendo altri 2,5 milioni di dollari alle sue royalties annuali da solista e dai Fab Four. Il patrimonio di Harrison, insieme a quello di Lennon, ha ricevuto altri 2,6 milioni di dollari dallo spettacolo del Cirque de Soleil sui Beatles.
Metodologia
La classifica Dead Celebrity di quest’anno comprende i guadagni al lordo delle imposte derivanti da vendite, flussi, accordi di licenza e altre fonti tra il 1° novembre 2021 e il 30 ottobre 2022, nonché le acquisizioni immobiliari effettuate o annunciate nello stesso periodo. Abbiamo compilato i nostri numeri con l’aiuto dei dati di Luminate, IMDbPro, NPD BookScan e delle interviste con gli addetti ai lavori.