Mi sono ascoltata il discorso del Presidente Draghi al Senato. In pratica ha fatto una bella ramanzina ai senatori ( poi la farà anche ai deputati) per il comportamento tenuto nel voto sul decreto “aiuti” e con grande cipiglio ha detto che l’appello degli italiani che lo invitano a restare non può essere ignorato.
Dimentica Draghi che gli italiani si sono espressi tramite il Parlamento che viene completamente defenestrato e umiliato quotidianamente proprio da lui.
La parola sia data agli italiani, sono loro che attraverso il voto potranno finalmente esprimere il loro volere.
Noi non siamo rimasti impressionati dagli appelli creati appositamente da Renzi e company, rispettiamo la costituzione e diffidiamo di queste espressioni di acclamazione popolare, potrebbero preludere a dittature indesiderate.
Manuela Valletti
Discorso Di Draghi al Senato
Alle 9.30 il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato a Palazzo Madama dove ha fatto il suo discorso davanti alle senatrici e ai senatori. “Le comunicazioni di oggi mi permettono di spiegare le ragioni di una scelta tanto sofferta quanto dovuta” ha esordito il premier nel suo discorso. Il premier ha ricordato che il presidente della Repubblica Mattarella gli affidò la guida del governo per affrontare le “tre emergenze che l’Italia aveva davanti: pandemica, economica e sociale. Un governo di alto profilo che non debba identificarsi a nessuna linea politica. Tutti i principali partiti con una sola eccezione decisero di rispondere positivamente.”
Il presidente del Consiglio dimissionario ha sottolineato che un premier che non si è mai presentato agli elettori debba avere in Parlamento il sostegno più ampio possibile soprattutto in emergenza dove il governo deve prendere decisioni importanti. Il premier ha riconosciuto che le forze politiche per il bene dei cittadini hanno saputo mettere da parte le loro battaglie politiche riuscendo a superare la fase più acuta della pandemia e dare slancio alla ripresa economica.
Draghi ha elencato tutte le riforme e i successi che in questi mesi il suo governo è riuscito a conseguire, compresi gli obiettivi imposti dal Pnrr. Il premier ha lodato anche l’unità dei partiti di maggioranza e anche dell’opposizione nel sostegno all’Ucraina. Inoltre, ha sottolineato che l‘Italia deve avere un ruolo guida a livello internazionale e del G7. Draghi ha anche mostrato gli obiettivi di questo governo a livello energetico per accelerare l’indipendenza energetica dell’Italia.
“Il merito di questi risultati è stato vostro mettendo da parte le differenze e con il rispetto reciproco” dice Draghi rivolgendosi ai senatori. “Mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano”dichiara fervente il premier suscitando un caloroso e sentito applauso da parte dell’Aula relativamente a quello che il popolo italiano ha fatto per i profughi ucraini. “L’Italia è forte quando sa essere unita” ha continuato. Ma purtroppo “le forze politiche hanno mostrato un crescendo di distinguo” ha poi annunciato.
“Il desiderio di andare avanti insieme si è progressivamente esaurito” per questo “il voto di giovedì ha certificato la fine del patto di fiducia”. Per Draghi è un gesto che non è possibile ignorare perché equivarrebbe ignorare il Parlamento, ha detto. “Non è possibile minimizzarlo perché viene da mesi di strappi e ultimatum, l’unica strada se vogliamo ancora restare insieme è ricostruire da capo questo patto con coraggio altruismo credibilità. A chiederlo sono gli italiani.“
“La mobilitazione dei territori di questi giorni è senza precedenti ed è impossibile da ignorare” ha dichiarato il premier. “Un sostegno immeritato ma per il quale sono enormemente grato. Due appelli mi hanno colpito: quello di circa duemila sindaci e quello del personale sanitario.” Draghi poi ha continuato dicendo che ci sono sfide che necessitano un governo capace per affrontare tutti gli obiettivi che l’Italia ha da raggiungere.