Il franco svizzero questa notte ha raggiunto la parità con l’euro, confermando la sua fama di bene rifugio nel contesto della guerra in Ucraina.
Il franco questa notte ha raggiunto la parità con l’euro, confermando la sua fama di bene rifugio nel contesto della guerra in Ucraina. La valuta elvetica era arrivata a tali livelli per l’ultima volta nel 2015, all’abbandono della soglia di cambio della Banca nazionale svizzera (Bns).
Attorno alle 2 di questa notte si era arrivati a un cambio di 0,9973 per un euro, prima che il franco frenasse leggermente la sua corsa. Alle 06:15, si era attestato a 1,00060 EUR/CHF.
Al momento si ignora se la Banca nazionale svizzera sia in qualche modo attiva sul mercato per frenare l’aumento di valore. Il franco troppo forte rischia di portare alla tanto temuta deflazione, hanno spiegato gli esperti della banca Valiant.
Nel corso della mattinata, tuttavia, l’euro ha recuperato sul franco. Il tasso di cambio risale dello 0,26% a 1,0038 franchi per euro, mentre la moneta unica resta debole sia nei confronti della sterlina (-0,16% a 0,8244), sia nei confronti del dollaro (-0,57% a 1,086).
Pesante la situazione del rublo, invariato sull’euro a 118,99, ma debole nei confronti della sterlina (-28,43% a 178,427) e del dollaro (-10,23% a 135,48).
Le ripercussioni della guerra in Ucraina sui prezzi delle materie prime e sul valore del franco svizzero spiegate da Sergio Rossi, professore di macroeconomia e politica monetaria all’Università di Friburgo: