Mentre dall’altra parte della Manica i cittadini del Regno Unito tornano a muoversi senza mascherine e distanziamenti, e lo fanno senza ricorrere a ricatti e imposizioni, il nostro governo insiste sulla strada già tracciata: spingere gli italiani a vaccinarsi per forza sfruttando l’arma del Green pass. Che, a breve, sarà estenso nell’utilizzo: giovedì 16 settembre arriverà infatti in Consiglio dei ministri un nuovo decreto per ampliarlo anche ai dipendenti della pubblica amministrazione.
Agenzie fiscali, enti culturali, organi costituzionali, fondazioni, istituti di ricerca, enti di previdenza. Fondazioni, federazioni sportive. Forse anche le società partecipate di Stato. Il provvedimento interesserà tantissime categorie di lavoratori, con la Lega di Matteo Salvini che ha definitivamente sventolato bandiera bianca dopo qualche timida opposizione dando così il via libera alla definitiva accelerata. Poi, sarà la volta del settore privato.
Il piano di Draghi è infatti quello di estendere il Green pass a tutto il mondo del lavoro, compresi autonomi, professionisti e fruitori dei servizi. In questo modo, il ricatto a danno degli italiani sarà finalmente completo e nessuno potrà più sottrarsi alla vaccinazione. E pazienza se, nel frattempo, gli allarmi su rischi e inefficacia dei farmaci anti-Covid si moltiplicano in ogni parte del mondo. Il nostro esecutivo non ha intenzione di fare passi indietro, e marcia spedito verso il consolidamento della dittatura sanitaria.
La conferma di quanto accadrà a breve è arrivata dal ministro leghista Giancarlo Giorgetti: “Estendere il green pass a tutti i lavoratori è un’ipotesi in discussione, l’esigenza delle aziende è di avere la sicurezza per chi opera nei reparti”. Dalla sua parte anche i governatori del nord, da Zaia a Fontana. Draghi è così al lavoro insieme al suo staff per scrivere un decreto inattaccabile dal punto di vista giuridico, che entrerà in vigore tra il 10 e il 15 ottobre e sancirà sanzioni severe per i lavoratori pubblici: multe tra i 400 e i 1000 euro e sospensione dello stipendio.
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While on the other side of the Channel the citizens of the United Kingdom return to move without masks and distances, and they do so without resorting to blackmail and impositions, our government insists on the path already traced: to push Italians to vaccinate themselves by force using the weapon. of the Green pass. Which, soon, will be extensive in use: on Thursday 16 September a new decree will arrive in the Council of Ministers to extend it to public administration employees as well. Tax agencies, cultural bodies, constitutional bodies, foundations, research institutes, social security institutions. Foundations, sports federations. Perhaps even state-owned companies. The provision will affect many categories of workers, with Matteo Salvini's League having definitively waved the white flag after some timid opposition, thus giving the green light to the definitive acceleration. Then, it will be the turn of the private sector. Draghi's plan is in fact to extend the Green pass to the entire world of work, including self-employed, professionals and service users. In this way, the blackmail against the Italians will finally be complete and no one will be able to escape vaccination. And never mind if, in the meantime, the alarms about the risks and ineffectiveness of anti-Covid drugs multiply in every part of the world. Our executive has no intention of backing off, and is marching quickly towards the consolidation of the health dictatorship. Confirmation of what will happen shortly came from the League's minister Giancarlo Giorgetti: "Extending the green pass to all workers is a hypothesis under discussion, the need for companies is to have safety for those who work in the departments". On his side also the governors of the north, from Zaia to Fontana. Draghi is thus working together with his staff to write a decree that is unassailable from a legal point of view, which will come into force between 10 and 15 October and will sanction severe penalties for public workers: fines between 400 and 1000 euros and suspension of the salary.