Mi piacerebbe che nel nostro paese si reintroducesse l’abitudine, da tempo dimenticata, di usare le “celluline grigie”, noto intercalare dell’investigatore Poirot. Sì, perché in questa splendida e dannata Italia, ahimè, non si usa più la ragione e nemmeno si ha più memoria, non si legge alcunché, non si sa neppure più scrivere una lettera perché non si ha nulla da dire e nulla su cui riflettere, oserei addirittura aggiungere che anche l’italiano sta diventando una lingua arcaica.
Venendo a noi, vorrei ricordare una frase, passata ai più del tutto inosservata, del nostro Ministro degli Interni Marco Minniti, tanto ammirato, il quale ha avuto il coraggio di dire: “In Italia non esistono zone franche”. Ma che burlone questo Minniti!! Non si è sentito nessuno che gli abbia ricordato alcune delle zone franche (che non significa zone di confine con la Francia) più note del nostro paese, quali: l’ex villaggio olimpico di Torino nel quale neppure la polizia osa fare piazza pulita, la stazione centrale di Milano ivi compresa la tristemente famosa Via Padova, Tor Pignattara, Tor Vergata a Roma, la città di Ostia ed infinite periferie delle nostre città e cittadine dove non si osa più nemmeno uscire dopo le 19.
Ma tant’è, ci vengono a dire che furti, rapine ed omicidi sono addirittura diminuiti e noi, contenti e mazziati, provvediamo a mettere inferriate alle nostre finestre barricandoci in casa e, quando usciamo, guardandoci alle spalle.
Mah, qui c’è qualcuno che bara, noi o loro? Si tratta davvero di semplice “percezione” di insicurezza, come spesso ci viene ricordato?
La Scimmia