Si tratta del video realizzato dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò e non stupisce il perché sia incappato nella censura della piattaforma.
L’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti nel video spiegava come oggi il mondo si trovi a combattere una battaglia, tra “la luce e le tenebre” ed è per questo che è “necessario rivestirsi dell’armatura di Dio”, proprio per fronteggiare le forze del diavolo che stanno mettendo in atto un piano per distruggere “la Verità, la Bellezza e la Vita” – spiega Viganò.
Ma chi c’è dietro tutto questo? “I tiranni senza volto” – attacca l’arcivescovo, al cui confronto George Soros, Bill Gates e Klaus Schwab non possono che fare la figura dei gregari, dei meri esecutori di ordini.
E sotto di loro ci sono i governanti che impongono i vaccini obbligatori e le maschere, quelli che costringono milioni di commercianti alle chiusure, portandoli al collasso economico.
Ma come può mantenersi tutta questa narrazione? Secondo Viganò è nel complesso lavoro dei mezzi di comunicazione che hanno lo scopo di manipolare e far credere alla gente cose che in realtà nascondono i veri intenti del Grande Reset.
“La rivoluzione pseudo-protestante, quella francese, il risorgimento, le due guerre mondiali. Sono tutti esempi di Grande Reset, che oggi si ripropone per attaccare la vita” – precisa l’arcivescovo.
E non c’è spazio nemmeno per il dialogo, forse è troppo tardi, oppure semplicemente “non si può venire a patti con il diavolo e coloro che hanno piani criminali” – avverte Viganò.
In questo senso trova giustificazione il concetto di armatura, una difesa e uno strumento di resistenza per una guerra che, oggi, è solo mediatica, politica, culturale ma che potrebbe trasformarsi in qualcosa di peggio.
“Nulla sarà più come prima, la nuova normalità rappresenterà comunque una nuova concessione, per ottenere la quale accetteremo la privazione delle libertà” – spiega l’arcivescovo.
Non rimane quindi che scegliere, se combattere per una buona causa o rendersi complici degli operatori di iniquità.