“Lo scandalo, che avremmo voluto vedere denunciato dagli indignati della 25ma ora, è quello di aver rinunciato a qualsiasi spazio di agibilità nelle scelte politiche relative alle direttrici di investimento. Chi ha deciso che dobbiamo dedicare il 37% degli investimenti alla transizione ambientale (qualsiasi cosa voglia dire, fumo incluso) ed il 20% alla transizione digitale? E se l’Italia avesse bisogno di qualcosa in meno o qualcosa in più su altre linee, come il dissesto idrogeologico e la manutenzione del territorio? Non si può toccare palla. Abbiamo supinamente subito importanti scelte politiche relative alle destinazioni di spesa ed alle condizioni per l’ottenimento dei fondi, e da luglio al MEF stanno impazzendo per “inventarsi” progetti che incrocino le linee guida della Commissione
(Giuseppe Liturri, Fonte: Startmag). https://www.startmag.it/economia/mckinsey-e-recovery-plan-ecco-il-falso-scandalo-e-quello-vero/