Carlo Pelanda, analista, saggista e docente di economia e geopolitica economica sull’Università Marconi parla di Draghi. Interessante, in particolare, un passaggio sul precedente governo italiano:
L’analista Liturri si è chiesto su Start: “Se l’Italia deve ricorrere agli aiuti europei, non è meglio che ci sia Draghi a negoziare questi dossier decisivi, cercando di sfruttare la propria autorevolezza ed evitando che l’Italia sia “bullizzata” come è accaduto con Conte e Gualtieri, trattati alla stregua di meri esecutori?”. Che ne pensa?
Non è stata bullizzata, semplicemente l’Italia è governata dall’esterno. C’era un agente francese, messo dall’intelligence francese a capo dell’economia per trasferire alcuni asset alla Francia in competizione con la Germania. Pensi ai politici che hanno la conduzione nominale del sistema, sono una massa di cialtroni, fanno paura. L’Italia è il ventre molle dell’eurozona e bisogna governarla dall’esterno. Qui c’è un conflitto tra Francia e Germania nel quale la Francia vuole conquistare degli asset di economia reale italiana per bilanciare lo strapotere tedesco. In questa situazione serve un approccio Metternich, di grandi mediazione, e deve essere fatta da uno che è conosciuto come un pari dell’impero euro-americano. Quindi va bene la scelta di Mattarella, che fa finta di non capire questo quadro ma lo capisce benissimo.
Quando le è stato chiaro l’intendimento di Mattarella?
Nel momento in cui la Francia aveva lanciato la massima offensiva per il dominio dell’Italia Mattarella ha incontrato più volte il Presidente della Repubblica federale tedesca Steinmeier. Il segnale qual è stato? Sì siamo piccoli e deboli ma esiste ancora uno Stato italiano che non vuole farsi conquistare né da Francia né da Germania. Ma dato che eravamo in posizione di debolezza abbiamo dovuto dirlo indirettamente. I giornalisti non se ne accorgono ma le cancellerie sì. La missione di Draghi è di collocare l’Italia in una posizione migliore nell’ambito delle relazioni euro atlantiche. (Fonte: Startmag)