no alle recinzioni di plexiglass

I bambini sono le vere vittime della reclusione da Covid 19, molti di loro hanno trascorso la quarantena in solitudine e in casa e ora si prospetta un ritorno a scuola da incubo. Il ministro Azzolina la scorsa settimana aveva ipotizzato l’uso di mascherine per tutti gli studenti e ci permettiamo di dirle che è una follia, che i bambini devono respirare ossigeno e non anidride carbonica… la loro.

Il Governo Conte è al lavoro per sbrogliare uno dei nodi cruciali della gestione dell’emergenza Covid: il ritorno a scuola di milioni di studenti italiani. Ieri il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha spiegato: “Stiamo lavorando per il ritorno a scuola di tutti in piena sicurezza”. Tra le ipotesi avanzate per la scuola “in presenza” a settembre c’è anche quell‘uso di visiere (al posto delle mascherine) e pannelli di plexiglass per il distanziamento tra una postazione e l’altra. Un’idea che non è piaciuta a noi, ma nemmeno all’assessore all’Edilizia Scolastica di Palazzo Marino e maestro elementare Paolo Limonta: “Io non ci sto. Sento cose che voi umani…Sento cose che noi maestre e maestri non possiamo sentire. Io non mi farò rinchiudere in un contenitore di plexiglass. E, soprattutto, non consentirò mai che ci vengano rinchiuse le mie bambine e i miei bambini…”.

“Sento e leggo proposte che prefigurano una scuola in presenza, ma distante. – prosegue Limonta – Ben oltre il metro imposto dalle disposizioni sanitarie. Una scuola dove bambini e ragazzi, ancora una volta, sono spettatori passivi e non protagonisti. Una scuola vecchia e stanca che, ancora una volta, non trae insegnamento dalle situazioni che si verificano, ma riprende sempre dagli stessi punti. Sbagliati e assolutamente inefficaci. Io non ci sto. Io continuo a lottare per una scuola aperta, centro vitale dei territori, ricca di cuore e passione. Io voglio una scuola sconfinata“, conclude l’assessore.  E noi siamo senza dubbio d’accordo con lui.

Manuela Valletti

FONTE

Di the milaner

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