Ricordiamo le vittime delle deportazioni naziste in tutti i campi di sterminio.
Tra il 1933 e il 1945, la Germania Nazista e i loro alleati crearono più di 42.000 campi di concentramento e altre strutture destinate a incarcerare o isolare gli Ebrei (inclusi i ghetti) e altri gruppi di indesiderabili. Questi campi furono usati per diversi scopi, tra i quali i lavori forzati, la detenzione, e l’eliminazione in massa dei prigionieri.
I NUMERI DELLA DEPORTAZIONE ITALIANA
C’è una pagina importante della nostra storia, affossata da più di mezzo secolo, che riguarda la schiavitù nei Lager nazisti dopo l’8 Settembre 1943 di 716.000 militari italiani, 33.000 deportati politici (militari e civili) e 9.000 zingari ed ebrei d’Italia e dell’Egeo.
E’ tempo che si ricordino e si onorino tutti i deportati e non solo alcuni di loro perchè schierati con i partigiani. Erano tutti italiani, hanno sofferto tutti, alcuni sono ritornati a casa, altri no. Tutti hanno lasciato famiglie italiane in lacrime.
Il mio ricordo va a tutti loro e in particolar modo a mio padre FERDINANDO VALLETTI che fu l’interprete di una vicenda incredibile, da ex giocatore del Milan, a Gusen fu messo in squadra con le SS, giocò la sua partita per la vita e vinse.
Racconterò la sua storia il 25 gennaio nella sala civica del Comune di Carlazzo e come ogni anno mi commuoverò, ma so che è la cosa giusta da fare, per lui e per tutti coloro che non sono tornati.
Manuela Valletti