Non sempre noi diamo spazio alla cronaca, solitamente proponiamo articoli di altro genere, ma oggi non possiamo esimerci dal farlo. Siamo sconvolti per quanto accaduto ad una povera signora molto anziana e in pieno giorno nella nostra Milano.
Diciamo basta con tutta questa violenza, basta con i picchiatori, basta con i maneggiatori di machete, basta con questo vagabondare degli extracomunitari, basta con furti e scippi. Signor sindaco, signor prefetto prendete atto di quanto accade nella nostra città e proteggete i cittadini che si sentono davvero allo sbando.
Ecco l’articolo pubblicato su IL GIORNO
Un’anziana signora è stata stuprata ieri mattina, mentre passeggiava da sola nelle vie non lontane dalla sua casa. Siamo in periferia Nord di Milano, tra la zona Niguarda e il parco Nord. La donna ha 81 anni, era uscita di casa come ogni mattina poco dopo le 8, doveva svolgere alcune commissioni. L’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 9,30, al massimo le 10 di ieri mattina, quindi in pieno giorno, in quel momento nella via un po’ secondaria non passava nessuno. Il fascicolo dello stupro con gli esami effettuati in Mangiagalli dal servizio Svs, che confermano l’aggressione consumata, è finito sul tavolo del pm Stefano Ammendola in tarda mattinata. «Una storia orrenda e spregevole», dicono gli investigatori sulla quale per rispetto della vittima non è possibile entrare nel dettaglio. Ma la procura si dice ottimista sulla possibilità di fermare qualcuno a breve.
Andiamo con ordine nella dinamica di una storia che non avremmo voluto raccontare, ma che può aiutare qualcuno a non abbassare mai la guardia soprattutto nelle zone più isolate e anche quando non c’è una percezione vera di pericolo. Molti dettagli mancano per tutelare la vittima di una storia così terribile. L’anziana sarebbe stata trascinata, senza avere la possibilità di difendersi e senza che nessuno sentisse le sue urla. Pochi minuti, l’aggressione veloce, poi l’uomo avvicinatosi con una scusa gentile, l’avrebbe lasciata ferita in strada, ma lei, pur sotto choc sarebbe stata in grado di chiamare i soccorsi e di attirare l’attenzione di qualche passante in un momento successivo. Il primo ricovero al Niguarda, perché non subito è stato chiaro cosa le fosse successo, si era pensato a un malore. Ma era ferita. Dal Niguarda poi è stata trasportata alla Mangiagalli dove è stata curata dai medici del Servizio Antiviolenza che hanno confermato il rapporto consumato e rilevato i segni di violenza compatibili con uno stupro. La signora, assistita da uno psicologo e dallo staff dell’Svs, diretto dalla dottoressa Alessandra Kustermann, è stata comunque in grado di fornire agli investigatori un racconto molto dettagliato della dinamica, ma soprattutto ha dato informazioni ritenute molto importanti sull’identità della persona che l’ha aggredita.
Così da ieri mattina è partita la caccia all’uomo che potrebbe essere qualcuno che gravita nella zona, uno straniero vista l’aggressione «disorganizzata», ma su questo gli inquirenti cercano conferme anche dalle telecamere. I residenti della zona da tempo lamentano la scarsità dei controlli e la poca sicurezza. Ma questo stupro è avvenuto addirittura in pieno giorno e nei confronti di un’anziana, fatto che desta ancora maggior turbamento.