EDITORIALE
Nel marzo 2018 gli italiani con il loro voto hanno premiato il M5S e il Centro Destra e, nella coalizione di centro destra, in particolare, la Lega.
La maggioranza composta da M5S e Lega, che ha governato fino ad ora, è dunque formata da due forze vincenti nelle urne.
In questo anno e mezzo di governo i due partiti hanno lavorato cercando di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e in parte ci sono riusciti. Molto resta ancora da fare, per questo la sfiducia di Salvini al Governo resta un atto incomprensibile anche se generato da una oggettiva difficoltà di proseguire speditamente l’azione di governo.
Ci domandiamo se Salvini non sapesse che ritornare al voto sarebbe stato praticamente impossibile, se non sapesse che in ogni formazione politica (anche nella sua), i parlamentari avrebbero cercato ogni via per tenersi stretta la poltrona. Come faceva il leader della Lega ad ignorare queste banali considerazioni?, c’è da pensare ad un eccesso di ingenuità, pare che qualcuno lo abbia rassicurato sul ritorno al voto e lui sia caduto nel tranello.
La situazione ha contorni inquietanti e in questo quadro si inserisce anche il discorso che il premier Conte ha tenuto al Parlamento, un discorso rancoroso e pieno di un livore che non gli conoscevamo. Un premier galantuomo non si avventura in discorsi di simile tenore, prende atto della sfiducia e si sottopone al voto delle camere, i regolamenti di conti li lascia al dibattito in aula.
Dopo le dimissioni di Conte, il Presidente Mattarella avvia le consultazione e individua le intenzioni del PD per una possibile coalizione di governo con il M5S, lascia loro cinque giorni per ottenere un risultato. La Lega, nel contempo, per evitare questo possibile esito della crisi, invita i 5 Stelle ad un nuovo patto di governo. .
Davanti a questa assurda situazione, noi cittadini chiediamo di essere ascoltati e ora, prima che tutto si compia.
Ai politici di M5S e Lega ricordiamo che molti di noi li hanno votati proprio per cacciare il PD dal governo e ora non possiamo accettare che questo partito, causa dei molti guai del nostro paese, ritorni nell’esecutivo senza passare per il voto popolare. Lo ha fatto troppe volte grazie alla compiacenza di Napolitano. Ora Basta.
Noi italiani abbiamo votato per cambiare musica, per sconfiggere i potentati finanziari e ritornare ad essere cittadini liberi, artefici del proprio destino e non schiavi di una Unione Europea da riformare, per questo motivo il PD è stato e continua ad essere il nemico da combattere, non da portare in un nuovo eventuale governo.
Non traditeci, 18 mesi fa vi abbiamo dato fiducia e non lo meritiamo, se lo farete non ve lo perdoneremo mai.
Manuela Valletti