Quale sarà il futuro politico del premier Giuseppe Conte? Piuttosto breve, parrebbe, almeno nelle intenzioni: “Io personalmente l’ho detto, non ho la prospettiva di lavorare per una nuova esperienza di governo. La mia esperienza di governo termina con questa – sottolinea il premier – Quello che dobbiamo fare sino all’ultimo giorno in cui avremo questa responsabilità, è lavorare incessantemente, senza sosta, con la massima concentrazione per individuare e selezionare gli interessi degli italiani e perseguirli”.
E a chi gli chiedeva se ci fosse una strategia per salvare il M5S dalla crisi, risponde così: “Non esiste e non ha senso per me pormi un problema di strategia per salvare il Movimento. Stiamo parlando di sondaggi, ma i sondaggi di oggi potrebbero essere smentiti nella prospettiva di una votazione di domani o dopodomani. Quindi non è questione di sondaggi, la cosa migliore che io personalmente, tutti gli esponenti del M5s e quindi il leader politico Di Maio, ma anche gli esponenti della Lega, dobbiamo fare è quella di lavorare”.
E dunque “in questo momento abbiamo una grande chance, siamo al governo non si può pensare a una prospettiva di governo futura, gli italiani ci renderanno conto di cosa abbiamo fatto ieri, oggi, domani mattina. Non bisogna pensare come la vecchia politica e iniziare a lavorare per un domani, sarebbe una prospettiva completamente sbagliata. Quello che dobbiamo fare sino all’ultimo giorno in cui avremo questa responsabilità, è lavorare incessantemente, senza sosta, con la massima concentrazione per individuare e selezionare gli interessi degli italiani e perseguirli con la massima determinazione”, ha concluso.
NDR. Noi aggiungiamo che è un peccato, Giuseppe Conte è stato a nostro parere, il miglior premier che l’Italia abbia avuto negli venti anni.