da La Cruna dell’Ago il 31/07/2024 – di Cesare Sacchetti |
Si addensavano nubi molto nere sul conclave del 1958. Era un’epoca estremamente tormentata nella Chiesa, una epoca dove stavano da tempo fermentando dei cambiamenti che avrebbero poi sconvolto la millenaria tradizione di questa istituzione.
Si era spento da poco Pio XII, uno dei più grandi pontefici della storia, sebbene già negli anni successivi della sua morte alcuni storici liberali assieme alla stampa dello stesso orientamento allestirono una infame campagna di diffamazione ai suoi danni.
Costoro si adoperarono per far passare papa Pacelli per un collaborazionista della Germania Nazista, quando i documenti sono lì a smentire tale falsità.
Se c’è stato un uomo che aveva da subito riconosciuto in Hitler una grave minaccia per l’Europa quello era proprio Pio XII che già nei primi anni del suo pontificato scrisse alle varie cancellerie europee sostenendo la necessità di un golpe in Germania per rovesciare il cancelliere che stava trascinando il suo Paese, e poi il mondo intero in un’altra guerra mondiale, esattamente come volevano i poteri del sionismo internazionale
Si è accusato Pacelli di contiguità con il nazismo quando il pontefice espresse sin da subito una ferma condanna nei confronti di un movimento che era stato in realtà sostenuto sin dal principio dal congresso sionista mondiale e dalla sua sezione in Germania, che aveva persino firmato un accordo con il fuhrer, la famigerata Haavara della quale parlammo in una precedente occasione.
Hitler non nasce dal nulla. Hitler nasce perché ambienti molto potenti a New York si assicurarono di fargli avere ingenti finanziamenti sin dal 1929, quando il partito nazista era poco più che insignificante e molto lontano dalla vertiginosa scalata al potere che riuscì a compiere negli anni successivi.
A dare prova dei finanziamenti che il partito nazista ricevette da Wall Street fu già nei primi anni’30 Sidney Warburg che scrisse un libro nel 1933 intitolato “Le origini finanziarie del nazional-socialismo”, nel quale si racconta in dettaglio come le banche della finanza askenazita di New York, in particolare la famiglia Rockefeller, avevano tutto l’interesse a favorire l’ascesa politica del messia del nazismo per poter poi trascinare l’Europa in un altro conflitto indispensabile per poter giungere a degli obiettivi già prestabiliti, quali la nascita dell’ONU, archetipo del governo mondiale, e lo stato ebraico, vera e propria ossessione della famiglia Rothschild.