Primo concorso di narrativa a tema: “Emozionarsi al Museo”
OGGETTO DEL CONCORSO: L’esposizione di singoli oggetti o la sezione di una parte ben definita del Museo Etnografico di Casasco Intelvi suscitano emozioni che talvolta fanno sognare, talvolta invece mettono in subbuglio e fanno discutere. I partecipanti invieranno un racconto o un pezzo giornalistico riguardante un singolo oggetto o un’intera sezione del Museo su un modulo predisposto che potrà essere inserito nella cassetta delle lettere posizionata allo scopo vicino all’ingresso principale del Museo o inviato via Mail alla direzione del Museo a seguito di una visita alla struttura, anche soltanto virtuale sul sito del Museo: www.museodicasasco.it
SCADENZA: 13 Luglio 2024
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IL MUSEO DI CASASCO
Per chi ancora non lo conoscesse, ecco che cosa rappresenta il Museo Etnografico di Casasco Intelvi per la Valle e per la Lombardia: è una preziosa risorsa storica e sociale, una testimonianza culturale ed umana che ha lo scopo di legare i casaschesi e le genti della Valle Intelvi alle proprie origini. L’invito ad una visita è anche per chi non è della Valle, per chi vive in città, per chi vuole scoprire come si viveva in questi luoghi molti anni or sono.
Inaugurato in origine il 5 Novembre 1995 , nasce da un’idea di Piergiorgio Cairoli, allora Sindaco del paese con lo scopo di conservare e tramandare il patrimonio culturale della civiltà contadina, della montagna e delle pratiche artigianali, cercando, nei limite del possibile, di rispettare le consuetudini, gli ideali e i sentimenti delle genti che con il loro duro lavoro affrontavano una realtà per certi versi a noi sconosciuta.
Gli oggetti e gli attrezzi sono raggruppati per ambienti e per attività secondo una precisa ed armonica ricostruzione che ha l’effetto di creare un’intensa emozione per un’epoca a noi così lontana eppure così vicina.
Solo in questo modo, attraverso una esposizione dinamica, il museo etnografico diventa una sorta di interessante libro da sfogliare che ci mostra la vita della gente comune seguendo come schema il ciclo delle stagioni, delle ricorrenze, della dura vita quotidiana di una comunità così fortemente radicata nel territorio e patriarcale nei fatti, ma matriarcale nella sostanza.
Non bisogna dimenticare, infatti, che tutto il territorio intelvese e quindi questo vale anche per Casasco, era essenzialmente un’area di emigrazione stagionale, in genere artigiani, spesso artisti e, come tale, soggetto all’assenza di gran parte della popolazione maschile.
La quotidianità era quindi seguita dalla componente femminile della famiglia che doveva così farsi carico dei duri lavori nei campi o dell’allevamento del bestiame oltre, naturalmente, alla cura dei figli ed alla loro educazione.
La rappresentazione del lavoro umile e duro della gente comune acquista così un alto senso etico. Rispettarlo e tutelarlo diventa quasi un obbligo, un atto di amore e di rispetto delle proprie radici.
Il museo è stato allestito in un rustico ottimamente riadattato e posto nelle vicinanze della Piazza “Paneè”, e consta attualmente di due spazi e di un soppalco dove si trovano gli oggetti che testimoniano le attività legate alla agricoltura, all’allevamento, alla caseificazione, ai trasporti, alle attività artigianali ed alla vita domestica che ha caratterizzato i casaschesi nel corso degli anni.
Interessante è la raccolta delle attrezzature riguardanti la produzione della scagliola, sia marmorizzata che intarsiata che ha dato tanto lustro alla Valle Intelvi.
Associazione Amici del Museo di Casasco Intelvi – P.zza Vittorio Veneto 1 – 22022 Casasco d’intelvi(Co) Cod.Fisc. 95104440136
http://www.museodicasasco.it e.mail: museo.casascointelvi@gmail.com
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