Un massacro, la strage di Natale a Gaza di una violenza inaudita. Israele ha bombardato le case del campo profughi di Al-Maghazi provocando un centinaio di morti civili tra cui moltissimi bambini.
È uno dei bombardamenti più sanguinosi dal 7 ottobre, bombe sganciate direttamente tra le case. Ci sono tantissimi corpi sotto le macerie, bambini inermi, donne incinte ferite e in alcuni casi prive di vita: è questo il tragico bilancio che emerge nella notte tra il 24 e 25 dicembre.
Molti fra i feriti bombardati nel campo profughi sono a mala pena riusciti a raggiungere l’ospedale Al Quds di Dir el Ballah, ad oggi l’unico luogo che ha ancora una qualche vaga similitudine con una struttura sanitaria.
Israele spinge i civili verso zone sicure e protette che, però, bombarda ugualmente (vedi approfondimento di ieri su questa stessa pagina).
“Gli israeliani spingono la popolazione verso quelle che definiscono “zone sicure”, ma in realtà non ci sono più quartieri che non vengano colpiti” è l’accusa dei funzionari dell’Onu locali. (TPI)