Ieri la Corte inglese ha emesso il suo verdetto finale:
la piccola Indi è stata condannata a morire per soffocamento.
Nonostante la disponibilità offerta dall’ospedale Bambino Gesù di assicurarle le migliori terapie palliative, e nonostante il conferimento della cittadinanza italiana, la piccola Indi oggi è stata trasferita in un hospice e le verranno staccati i supporti vitali.
Questa decisione rappresenta un momento oscuro nella storia della giustizia. È una sconfitta per l’umanità, per la medicina, per la scienza e per la civiltà occidentale.
E pensare che oggi in Italia è la Giornata Nazionale delle Cure Palliative, un insieme di trattamenti offerti per accompagnare e prendersi cura dei malati fino alla morte naturale, alleviando per quanto possibile le loro sofferenze e riconoscendo l’intrinseca dignità di ogni essere umano.
Proprio in questa giornata verrà giustiziata una bambina la cui sola colpa è quella di essere malata e quindi, di non rispettare quegli standard produttivi che la società occidentale, impregnata di relativismo, utilitarismo e morte, sta imponendo con violenza.
Così piccola, così vulnerabile, Indi Gregory, assieme a Charlie Gard, Alfie Evans e Isaiah Haastrup, sono martiri di questa folle epoca, ma la loro eroica storia sta destando le coscienze assopite di milioni di persone in tutto il mondo.
In questi giorni abbiamo lavorato senza sosta per far conoscere e portare all’attenzione dell’opinione pubblica questa assurda storia e cercare di salvarle la vita.
Difronte all’omicidio di Indi, alla repressione del diritto alla libertà di cura, del diritto alla sicurezza, di fronte allo sfregio della patria potestà e alla barbarie violenta ed efferata che si è riversata sulla famiglia Gregory non dobbiamo abbatterci…
Continuiamo a credere!
Continuiamo a lottare!
Continuiamo a dissentire!
Per Indi, per Charlie, per Alfie, per Isaiah, e per tutto ciò che di buono ancora c’è in questo mondo facciamo sentire la nostra voce.
Il sangue innocente che questi bambini hanno versato rende feconda la loro testimonianza e dove, solo in apparenza, sembra che la morte trionfi, lì germoglia la Fede, la Speranza e la Vita.
Ora accompagnamo Indi e i suoi genitori con la pietà delle nostre preghiere… non spegniamo la sua luce.
Jacopo Coghe
Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus
Condividete questo articolo!