Il numero di funzionari dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) uccisi dai bombardamenti israeliani a Gaza dall’inizio della guerra tra il gruppo islamico Hamas e Israele è salito a 39. Lo ha riferito oggi l’organizzazione, dopo aver registrato un nuovo decesso.
“Un altro membro del personale dell’UNRWA è morto, portando il totale a 39 dipendenti morti dal 7 ottobre”, ha pubblicato oggi l’agenzia nel suo rapporto quotidiano sulla situazione con l’ultimo aggiornamento dei dati di ieri, che non include le possibili vittime di questo giovedì.
Fonte: EFE Noticias
Mosca: “Con Hamas discussa liberazione ostaggi. Ucciso il vice capo dell’intelligence di Hamas. Esercito: “Blitz mirati nel nord della Striscia”. Erdogan al Papa: “In atto un massacro”. Hamas: a Gaza oltre 7000 morti, di cui 3000 bambini
250mila israeliani hanno lasciato le loro case
Sono circa 250mila gli israeliani che hanno volontariamente lasciato le loro case nelle aree al confine con la Striscia di Gaza e con il Libano. Lo ha reso noto il ministero della Difesa, spiegando 126mila di questi hanno ricevuto una sistemazione in aree più sicure nell’ambito di un programma di ricollocamento. Israele ha una popolazione di poco più di nove milioni di abitanti. Le autorità israeliane raccomandano di mantenere l’evacuazione delle zone a rischio fino alla fine dell’anno, ha confermato il portavoce. Tuttavia il governo non ha ancora approvato queste misure, mentre si discute sui costi dell’operazione.
Sito britannico: piano israeliano prevede “gas nervino nei tunnel di Hamas”
Israele potrebbe “inondare i tunnel di Gaza con gas nervino e sostanze chimiche come parte di un attacco a sorpresa contro la Striscia”. Lo sostiene il sito britannico ‘Middle East Eye’ citando una ”fonte araba di alto profilo”, secondo cui il ritardo dell’invasione di terra israeliana di Gaza fa parte di una “campagna di disinformazione volta a ottenere l’elemento sorpresa in un attacco su più fronti”. L’articolo a firma del capo redattore David Hearst, ex giornalista del Guardian, ha attirato l’attenzione dei media arabi, compreso il canale satellitare Al Jazeera.
La fonte araba, secondo ‘Middle East Eye’, ha attribuito le sue informazioni a ”fughe di notizie provenienti dagli Usa”, la quale ha spiegato che il piano consiste, ”sotto la supervisione della Delta Force, nel pompaggio di grandi quantità di gas nervino nei tunnel di Hamas sufficiente per paralizzare i movimenti fisici per un periodo compreso tra le 6 e le 12 ore. Durante questo periodo, aggiunge la fonte, i tunnel verranno penetrati, gli ostaggi verranno liberati e migliaia di soldati delle Brigate Al-Qassam verranno uccisi”. Il sito web di ‘Middle East Eye’, considerato vicino all’autorità del Qatar, ha precisato, di non essere in grado di verificare in modo indipendente le informazioni contenute nella fuga di notizie, affermando di aver contattato la Casa Bianca e il dipartimento della Difesa per un commento, ma non ha ricevuto alcuna risposta al momento della pubblicazione.
Ministro Esteri Iran: “Fermare genocidio Gaza per evitare escalation”
”Chi vuole evitare una escalation del conflitto” israelo-palestinese, ovvero una sua estensione ad altri Paesi, ”deve fare pressione su Israele affinché metta fine al genocidio a Gaza e lo sfollamento forzato dei palestinesi”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, in una lettera indirizzata a Volker Turk, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, in cui denuncia ”attacchi sistematici da parte del regime sionista” contro i palestinesi. ”Gli attacchi delle truppe sioniste nella Striscia di Gaza indicano che si tratta di una campagna per il genocidio del popolo palestinese”, ha detto il capo della diplomazia iraniana.
Ambasciata palestinese a Onu: a Gaza uccisi 3mila bambini
L’ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Mansour, intervenendo alla sessione di emergenza dell’Assemblea generale Onu sulla guerra Israele-Hamas, ha affermato che “in meno di tre settimane” sono stati uccisi “da Israele a Gaza 3mila bambini innocenti e 1.700 donne”. Lo riportano i media internazionali. L’ambasciatore ha aggiunto che “quasi tutte le 7.000 persone uccise a Gaza erano civili” e che “ci sono 900 bambini palestinesi intrappolati vivi o morti sotto le macerie”. “Ci sono 18.000 feriti, molti dei quali curati nei corridoi degli ospedali, anche senza anestesia”, ha aggiunto Mansour, “questi sono crimini, questa è barbarie”
Scholz: “Nessun dubbio sul rispetto israeliano del diritto internazionale”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato di “non avere nessun dubbio” sul rispetto del diritto internazionale da parte d’Israele. “Israele è un stato democratico, guidato da principi umanitari. Pertanto ritengo che l’esercito israeliano, le sue azioni, seguiranno le regole del diritto internazionale. Non ho nessun dubbio in proposito”, ha detto Scholz, al suo arrivo a Bruxelles per il summit europeo.
E’ molto importante fare il possibile per il rilascio degli ostaggi, far arrivare aiuti umanitari a Gaza, e permettere l’uscita dalla Striscia di persone con doppia nazionalità e dipendenti di organizzazioni internazionali, ha aggiunto Scholz.
Israele all’Onu: guerra è con Hamas, non coi palestinesi
“Questa non è una guerra con i palestinesi, Israele è in guerra con l’organizzazione terroristica genocida e jihadista di Hamas”. É quanto ha affermato l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Gilad Erdan intervenendo all’Assemblea generale dell’Onu. Lo riporta Haaretz. “Il massacro del 7 ottobre e ciò che ne è seguito non ha nulla a che fare con i palestinesi o con il conflitto arabo-israeliano o con la questione palestinese”, ha aggiunto.
Mosca: “Discusso con Hamas di liberazione degli ostaggi” (2)
Secondo quanto riportato dalla Tass, che cita una dichiarazione di Hamas, la delegazione del gruppo palestinese ha incontrato a Mosca Mikhail Bogdanov, viceministro degli Esteri e inviato speciale presidenziale della Russia per il Medio Oriente e l’Africa. Nell’incontro è stato discusso “il rilascio immediato degli ostaggi stranieri che si trovano nella Striscia di Gaza, e le questioni relative alla garanzia della evacuazione dei cittadini russi e di altri cittadini stranieri dal territorio dell’enclave palestinese”, ha riferito il ministero degli Esteri russo. “È stata confermata la posizione immutabile della Russia a favore dell’attuazione delle decisioni ben note della comunità internazionale, comprese le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che prevedono la creazione di uno Stato palestinese sovrano entro i confini del 1967 con capitale a Gerusalemme Est e la convivenza in pace e sicurezza con Israele”, ha aggiunto.
Secondo l’agenzia di stampa russa Ria, Hamas ha rilasciato una propria dichiarazione in cui elogia gli sforzi del presidente russo Vladimir Putin e del ministro degli Esteri per porre fine a quelli che definisce “i crimini di Israele sostenuti dall’Occidente”.