di Cesare Sacchetti

La tana del bianconiglio a volte è talmente profonda da suscitare paura nel vedere cosa c’è veramente al fondo di essa.

E il viaggio che oggi dobbiamo compiere è uno di quelli che porta dritto nel cuore delle perversioni più orribili conosciute all’uomo che, a differenza di ciò che alcuni credono, non sono praticate negli strati più bassi dell’attuale società liberale, ma in quelli più alti.

Sono i veri circoli del potere quelli che sono dediti alle peggiori e più depravate pratiche quali la pedofilia e la devozione al culto satanico.

Il mondo è stato governato da questi poteri. Il mondo è stato governato da famiglie che una volta dismessi i panni dei governanti rispettabili, indossavano quelli degli aguzzini e degli stupratori di bambini.

La pedofilia e la famiglia reale inglese

Una di queste famiglie sono i celebri, o famigerati, Windsor.

Molti oggi conoscono probabilmente uno dei casi di pedofilia che riguarda uno dei più noti membri del casato britannico, il principe Andrea, fratello dell’attuale monarca, re Carlo III.

Andrea aveva, e ancora ha probabilmente, una predilezione per le minorenni e le bambine.

Il figlio della scomparsa regina Elisabetta amava trascorrere le sue giornate con due dei più famigerati personaggi nel mondo della pedofilia internazionale, ovvero la nota coppia composta da Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell, il primo noto miliardario di origini ebraiche e agente del Mossad, e la seconda, figlia di Robert, editore britannico anch’egli di estrazione askenazita morto in circostanze mai chiarite al largo delle coste della Canarie.

Epstein e Maxwell conoscevano praticamente tutti nell’alta società. Avevano una sorta di libro nero, una lista dalla quale attingere per organizzare quegli “incontri” ravvicinati con bambine e bambini che ai potenti del pianeta piacevano e piacciono tanto, come, ad esempio, all’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, molto vicino ad Epstein e ospite assiduo dei celebri “Lolita express”, che altro non sono quei voli che portavano all’isola privata dei Caraibi di proprietà dello stesso magnate pedofilo.

Donald Trump la descrisse come una “fogna” non perché aveva mai messo piede su di essa, ma perché sapeva che sotto l’aspetto tropicale ed esotico dell’isola si nascondeva un luogo degli orrori, dove i vari personaggi dell’establishment si recavano per abusare di bambini e ragazzini, il tutto sotto il “patrocinio” di Epstein che aveva uno scopo preciso.

Epstein aveva allestito una sorta di trappola per gli orsi. Aveva messo su quell’isola il “miele” che i pedofili volevano e mentre gli orchi abusavano dei bambini, a lui spettava il compito di immortalarli durante quegli atti per poterli controllare e ricattare per tutta la loro vita per conto dello stato ebraico, che in questo modo si assicura l’obbedienza cieca di molti politici del mondo Occidentale.

Vladimir Putin descrisse molto bene la condizione nella quale versa la tanto decantata democrazia liberale dell’Occidente.

Siamo infestati di corrotti e depravati figuri i cui fili vengono tirati dalle logge massoniche e dalla lobby sionista per asservire gli scopi di entrambe a discapito di nazioni intere e soprattutto di quei bambini che continuano ogni anno a sparire nel nulla.

Nessuno si chiede mai dove vadano i bambini che scompaiono ogni anno in Europa Occidentale. Nessuno si chiede mai dove finiscano i 100mila bambini che scompaiono in Inghilterra ogni anno,  e nessuno si chiede dove siano finiti i 22mila spariti in Italia soltanto l’anno scorso.

Sono interi piccoli comuni che spariscono ogni anno. Sono famiglie che perdono i loro affetti senza sapere mai le sorti che a questi sono toccate, che purtroppo spesso sono orribili.

I mezzi di comunicazione non ne parlano e ignorano il problema perché questi bambini cadono nelle mani dei veri potenti, gli intoccabili che non devono essere toccati perché sono loro i veri signori del potere e non certo gli utili idioti che vediamo sulla deprimente e decadente scena parlamentare.

Il principe Andrea per ciò che riguarda la Gran Bretagna è soltanto la punta dell’iceberg.

I media Occidentali sono stati costretti a parlare di lui perché ormai il caso di Ghislaine Maxwell è arrivato in tribunale e la sodale di Epstein ha ricevuto una condanna per traffico di esseri umani.

Non si poteva più far finta di nulla, ed ecco allora che è stata approntata una operazione di contenimento.

Al pubblico è stato raccontato che Andrea sarebbe soltanto una “mela marcia” della famiglia reale britannica, ma qui ad essere marcio è tutto l’albero dal quale è nata questo perverso casato.

Louis de Mountbatten: il mentore pedofilo di Carlo

Non sono in molti, immaginiamo, a conoscere Lord Louis de Mountbatten.

Lord de Mountbatten è stato uno statista e membro della famiglia reale, zio del defunto marito della regina Elisabetta, Filippo, e prozio dell’attuale monarca Carlo.

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Louis de Montbatten

Tra i vari prestigiosi incarichi che ha ricoperto c’è quello di governatore dell’India, quando questa era ancora una colonia 

dell’impero britannico.

Non sono però in molti a sapere che il reale inglese era un incallito pedofilo. Molti anni dopo la sua morte, sono stati pubblicati dei documenti dell’FBIattraverso un FOIA, acronimo che sta per Freedom of Information Act, attraverso il quale è possibile accedere di quando in quando a documenti declassificati governativi americani.

In questa occasione sono stati pubblicati dei documenti del 1944 dell’FBI nei quali era descritto il profilo di Mountbatten, attraverso le dichiarazioni di chi conosceva da vicino l’uomo.

Una di queste era la baronessa Decies, una scrittrice americana sposata con il barone Decies, che definiva Mountbatten come “un noto omosessuale con una perversione per i ragazzini”.

La pedofilia dell’aristocratico inglese era apparentemente il segreto di Pulcinella nei circoli aristocratici ed elitari angloamericani, tanto che nel 1987 l’autista di Mountbatten,  Norman Nieldrivelò che durante la seconda guerra mondiale, aveva il compito di portare i bambini dal nobile che amava stordire i fanciulli con brandy e limonate prima di approfittarsi sessualmente di loro.

Un orco era presente nei piani più alti della famiglia reale britannica, ma ovviamente i Windsor non hanno nemmeno mai pensato di allontanarlo da Buckingham Palace.

Mountbatten era così benvoluto dalla dinastia dei Windsor che questi negli anni’70 divenne il mentore dell’allora principe Carlo che ha sempre avuto parole di elogio nei suoi confronti, anche quando divenne di dominio pubblico che il suo prozio era un pedofilo abituale.

Jimmy Saville: il pedofilo amato dalla famiglia reale inglese

Talmente era incallito nella sua depravazione il nobile inglese che presentò a Carlo un altro sordido personaggio quale Jimmy Saville.

Saville in Inghilterra era un volto noto della TV di Stato britannica, la BBC, nella quale ha avuto per 20 anni un programma dal titolo “Jimmy’ll fix it” che in italiano si traduce con “Jimmy lo metterà a posto”.

Se c’era qualcosa che il presentatore inglese poteva mettere a posto, quelle non erano certo le vite dei bambini da lui abusati.

Saville ha accumulato nel corso della sua vita qualcosa come 450 denunce di molestie sessuali da parte di bambini inglesi.

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Jimmy Saville

Definirlo uno dei più voraci e perversi pedofili che la storia della monarchia inglese ricordi non è affatto una iperbole perché il conduttore televisivo ha passato tutta la sua vita ad abusare di bambini senza dimenticare che questo figuro aveva anche una spiccata propensione per la necrofilia.

Ciò non gli ha impedito di non essere allontanato dalla casa reale dei Windsor che al contrario gli ha riservato grandi onori e meriti, tra i quali il prestigioso titolo di ordine dell’impero britannico.

Carlo dichiarò in passato che Saville aveva fatto molte di quelle cose per il Paese che non erano state rese note al pubblico, e queste, secondo i vari bambini che sono poi sopravvissuti a questi abusi, erano anche procurare alla casa reale britannica i bambini per avere rapporti sessuali e sui quali poi anche praticare riti satanici che prevedevano il bere il sangue della vittima.

In passato, questa “pratica” era già di casa in alcuni circoli del mondo ebraico che durante la festa ebraica del Purim usavano sacrificare dei bambini per berne il sangue come accaduto al bambino martire cristiano, Simonino di Trento.

Ai piani alti dell’aristocrazia europea questi riti hanno luogo periodicamente così come i sacrifici di bambini sono purtroppo una consuetudine anche negli sfarzosi palazzi della famiglia Rothschild che da circa 200 anni ha in mano la monarchia del Paese e costituisce la vera padrona dell’Inghilterra.

Il rapporto tra i Windsor e i Rothschild potrebbe definirsi pari a quello che c’è tra il braccio e la mente. Il casato reale inglese è l’esercito della potente famiglia askenazita che si è servita della potenza bellica inglese per portare guerre e seminare rivoluzioni in quei Paesi che venivano visti come una minaccia per la ricchissima dinastia dei banchieri di Francoforte.

Saville era uno di quegli uomini più vicini a queste élite, ed era praticamente intoccabile.

Nonostante la montagna di denunce collezionate e nonostante sia persino statoritrovato in un’occasione un cadavere davanti a casa sua, Scotland Yard non lo ha mai sfiorato.

La polizia nelle democrazie Occidentali è nelle mani delle massonerie, e la Gran Bretagna non fa eccezione a questa regola.

L’autore inglese Stephen Knight scrisse nel 1983 un libro dal titolo “La fratellanza” nel quale descriveva appunto come i detective inglesi fossero in larga parte degli iniziati alle logge massoniche.

La Gran Bretagna come il resto d’Europa si trova così invischiata in un nido di corruzione e depravazione che i sistemi liberal-democratici hanno creato per consentire alla élite pedofila di avere una immunità illimitata.

Saville non è stato toccato per questo. Era protetto da tutti i politici più influenti del Paese, ed era vicinissimo a Margaret Thatcher, la famigerata “lady di ferro” che iniziò a fare pezzi il welfare inglese in nome del nuovo totem neoliberale che si stava costruendo negli anni’80.

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Jimmy Saville con Margaret Thatcher

Saville aveva anche la protezione del personaggio più in alto nel governo, ovvero il capo di Stato, la regina Elisabetta.

I dieci bambini indiani spariti in Canada dopo la visita della Regina

Elisabetta II sotto l’austera immagine di monarca istituzionale, nascondeva un’anima dannata e altrettanto corrotta come lo stesso Saville.

Un episodio che la riguarda da vicino ci aiuta meglio a comprendere chi era davvero la monarca inglese.

Nel 1964 lei e il suo consorte, Filippo, si recarono nella Columbia Britannica, in Canada, per visitare dieci nativi indiani del posto.


Nulla più si seppe della sorte di quei bambini, scomparsi nel nulla dopo la visita dei reali inglesi. Uno dei testimoni che era presente quando vennero Filippo e la regina a visitarli, William Combes, è morto nel febbraio del 2011 prima che potesse testimoniare ad un processo contro i reali e contro la missione “cattolica” che nel 1964 piuttosto che assistere questi bambini li abusava e li consegnava agli orchi.

William Combes, il nativo indiano canadese che accusò la regina Elisabetta

La Chiesa Cattolica già allora purtroppo era stata pesantemente infiltrata dalla massoneria tanto che sul soglio pontificio dopo la morte di Pio XII sono arrivati a sedere due massoni quali Giovanni XXIII e Paolo VI.

Nessuno comunque riuscì a testimoniare in tribunale, oltre Combes, perché i superstiti e i testimoni di quella missione sono morti tutti in circostanze poco chiare.

E’ la congiura del silenzio che da molti anni ha protetto questa famiglia dal pubblico scrutinio e che ha portato la stampa mondiale a sopprimere quelle notizie che potevano portare alla rovina di questa degenerata e infetta élite di pedofili e satanisti.

E’ quanto accaduto, tra gli altri, a Don Hale, un editore inglese che negli anni’80 aveva le prove del coinvolgimento di personaggi di primo piano della politica britannica in un vasto giro di pedofilia.

Non fece in tempo a pubblicare nulla, poiché dal momento stesso che ebbe tra le mani le prove per sollevare uno scandalo senza precedenti nel Regno, fecero irruzione nel suo ufficio le forze dell’antiterrorismo che gli sequestrarono tutto il materiale e che lo minacciarono con la prigione se mai avesse rivelato quello che sapeva.

A corte intanto in quegli anni era entrata una donna che era molto poco gradita al resto dei reali inglesi, ovvero Lady Diana.

Diana era diventata la moglie di Carlo, ma non aveva la minima idea di quale mondo ci fosse dietro gli sfarzosi palazzi della monarchia britannica.

La principessa non gradiva affatto che i Windsor consentissero a Jimmy Saville di avere un ruolo così prioritario e di fare addirittura il consigliere di suo marito Carlo.

A odiare Diana non sono solo i Windsor ma anche personaggi come la infida Ghislaine Maxwell, vicinissima al principe Andrea, che provava una profonda avversione per la principessa e si rallegrava di averla fatta piangere.

Diana però non era una sprovveduta. Sapeva quello che stava accadendo in quei palazzi e aveva anche raccolto la testimonianza di un cameriere vittima di stupro, e la principessa era pronta a far uscire quelle inconfessabili verità al mondo esterno.

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Lady Diana

Iniziarono ad arrivare le minacce di morte, e Lady D. confessò già quasi un anno prima della sua morte che il suo ormai ex marito era pronto a farla morire in incidente d’auto simulato.

Nel 1997, la principessa andò incontro a quanto aveva predetto lei stessa.

La sua auto si schiantò contro un pilone del tunnel de l’Alma di Parigi in quella che fu apparentemente una operazione gestita dai servizi segreti britannici sin dal principio, e le cui dinamiche non sono ancora state realmente chiarite.

Questo il vero volto della famiglia reale inglese. E’ un volto deforme, fatto di tremendi abusi ai bambini e di orrendi riti satanici praticati per compiacere il dio, Lucifero, che questi circoli adorano.

I Windsor sono stati il fulcro del potere dell’anglosfera ma dopo la morte della regina il precedente status quo sembra essere venuto definitivamente meno.

Non si contano i reali della famiglia inglese che sono spariti dalla scena pubblica o che sono morti in circostanze misteriose come accaduto a Tom Kingston, genero di Michael di Kent, cugino di Elisabetta e noto e influente massone.

Non è nemmeno chiaro chi sarà il futuro re d’Inghilterra poiché Carlo è gravemente malato e si preparano già i funerali a Buckingham Palace.

I quotidiani scrivono di una prossima abdicazione a favore di suo figlio William, ma l’erede al trono è praticamente assente dagli impegni pubblici e non ha sostituito il padre proprio quando ce n’era più bisogno.

Regna anche il mistero sulle sorti di Kate, assente per 6 mesi senza dare alcun segno di vita salvo un video chiaramente falso, per poi ricomparire a giugno e dichiarare di essere sottoposta alla chemioterapia senza però mostrare alcun segno visibile né della malattia né della “cura”.

I media ora stanno dicendo che scomparirà dalle scene a titolo indefinito.

E’ come se la morte di Elisabetta avesse innescato un meccanismo irreversibile.

Elisabetta era nota, tra l’altro, per essere anche a capo del famigerato comitato dei 300, un esclusivo circolo mondialista del quale fanno parte, tra gli altri, i Rockefeller e Gianni Agnelli.

La sua uscita di scena ha fatto venire meno uno status quo che durava da più di mezzo secolo. Le protezioni che la monarca garantiva sono sparite con essa, e ora rischia di sparire anche la stessa dinastia dei Windsor.

Se guardiamo indietro alla loro scia di morte e abusi che costoro hanno seminato, è certamente una delle notizie più belle che l’Europa potrebbe avere da molto tempo a questa parte.

L’epilogo dell’anglosfera passa certamente dalla fine dell’impero americano ma anche dal ramo inglese di questo sistema di potere.

Oggi possiamo dire che questo momento non è mai stato così vicino come lo è adesso.

Cesare Sacchetti

fonte LA CRUNA DELL’AGO

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale