Le forze ucraine hanno provato ad attaccare la centrale atomica di Kursk, dichiara Putin…
“Il nemico ha cercato di colpire la centrale nucleare [di Kursk] la scorsa notte. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) è stata informata e ha promesso di visitare e inviare specialisti per valutare la situazione. Spero che alla fine ciò venga fatto”. Questo l’allarme di Putin, accolto con disinteresse in Occidente, nonostante le implicazioni per l’enormità di una tale mossa.
Non sfugge che le forze in questione siano gestite dalla NATO, che ha anche inviato suoi stivali in terra russa, celati sotto le mentite spoglie di tre compagnie militari private (va ricordato come i mercenari siano apparsi per la prima volta sui campi di battaglia moderni durante l’invasione e l’occupazione irachena, a supporto delle forze ordinarie americane, sotto la diretta gestione del Pentagono).
Quella che, cioè, si sta combattendo, è diventata una guerra nucleare a bassa intensità, con tutti i drammatici rischi del caso, nel caso in cui un attacco di tale portata riuscisse. Mosca potrebbe accettare senza reagire che una parte considerevole del suo territorio sia contaminata da sostanze radioattive? Tale la follia di questi giorni.