POLITICANEWS 2024

Guido Crosetto

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nono decreto per l’invio di armi ed equipaggiamenti a Kiev. Come anticipato nei mesi scorsi nella lista degli armamenti che il governo italiano invierà in Ucraina compare anche uno dei sistemi di difesa antiaerea Samp-T, forse uno di quelli appena tornati in Italia dal Kuwait.

Si tratta del secondo invio del genere dopo quello effettuato ad inizio guerra insieme con la Francia. (ANSA)

Nato, Meloni: ‘aumento di spesa militare già nel 2024’

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Meloni vertice Nato

Giorgia Meloni conferma che l’Italia incrementerà, già nel 2024, le spese in difesa; ribadisce il sostegno a Kiev, che deve essere “mirato ed efficace”; rilancia la richiesta di un maggiore impegno della Nato sul fronte Sud

La presidente del Consiglio prende la parola al Vertice di Washington per spiegare la posizione italiana sui principali temi sul tavolo. La premier elogia la Nato come l’Alleanza “più affidabile e coesa della storia” e oggi “ancora più che rispetto al passato, la nostra unità e la nostra determinazione sono i beni più preziosi che abbiamo, e su questo possiamo permetterci solo passi in avanti”. Per questo secondo la presidente del Consiglio occorre “concentrare” gli “sforzi” su alcune direttrici. In primo luogo sostenere la “legittima autodifesa dell’Ucraina” e il “rispetto del sistema internazionale” senza il quale si crea il “caos”.

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In quest’ottica, assicura che il supporto italiano a Kiev “continuerà”, precisando che deve essere “mirato ed efficace” ed evitando “duplicazioni” tra Ue e Nato, perché altrimenti i costi potrebbero diventare difficilmente sostenibili per i bilanci degli Stati.

In tema di costi e investimenti, negli ultimi anni – ha rilevato Meloni – sono stati fatti “progressi significativi” per rendere più equilibrata la condivisione degli oneri nell’Alleanza e l’Italia è “in grado di annunciare che la traiettoria della spesa per la difesa nel 2024 è in aumento”. La quota del 2% rispetto al Pil “è tra i nostri obiettivi, ma non è l’unico” perchè “dobbiamo anche lavorare a un’industria della difesa innovativa e competitiva”. (askanews)

Di the milaner

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