Come la coalizione della sinistra francese ha impedito la vittoria di Rassemblement National.
Abbiamo un sistema dominante, ormai decisamente globale, che nei fatti non è più liberale. Io me lo rappresento così: come una piramide, al cui vertice vi è una oligarchia finanziaria, che al suo interno comprende anche le poche decine di aziende del digitale, del farmaco, o quelle che controllano l’alimentazione umana e la produzione agricola. Questo è il vertice. Subito sotto, vi sono gli Stati, distinti i due gruppi: quelli che si definiscono “liberali”, che stanno vivendo una lenta erosione di tutti i diritti civili e un progressivo svuotamento delle istituzioni democratiche; e quelli populisti e nazionalisti, come per esempio l’Ungheria o la Russia, dove governano figure carismatiche, con l’appoggio quasi totale della popolazione. Ma entrambi i tipi di Stato, di fatto, condividono un’identica struttura economica: hanno obiettivi identici. Poi, c’è la propaganda e l’intero sistema dei partiti e dell’organizzazione del consenso, che mastica e rimastica ancora tutte le categorie del pensiero politico novecentesco; tuttavia, non allo scopo di criticare il sistema vigente, ma per fomentare un endemico conflitto sociale interno, creando schieramenti e fazioni, convincendole che vi siano ancora rappresentati, in politica, di una sinistra e di una destra. Infine, c’è il popolo, frammentato e confuso, circondato dalle nebbie postideologiche.
Don Chisciotte