Possiamo dire, senza timore di smentita, che la nostra società è allo sbando. Una classe politica certamente non all’altezza, ha privilegiato per anni interessi di parte invece del bene della propria nazione e ci ha portato nel baratro sia economicamente che moralmente.
Basta dare un’occhiata alle nostre grandi città per constatare che sono per lo più covi di malviventi, molto peggio del famigerato Bronx e questo grazie anche ad una immigrazione clandestina libera di fare ciò che vuole.
La sanità è in terribile declino, probabilmente si vuole eliminare il servizio pubblico e francamente potrebbe essere una soluzione se terminassero i prelievi in busta paga e si potesse accedere così ad una assicurazione.
E’ in atto anche un palese tentativo di sovvertire quelle che sono gli istinti sessuali che fino ad ora hanno permesso al genere umano di riprodursi di generazione in generazione fino dalla notte dei tempi. Ora dovremmo essere tutti gay “perchè gay è bello” e questo “credo” secondo alcuni, dovrebbe essere addirittura inculcato ai bambini dalla scuola materna, magari regalando loro una Barbie con il pisellino.
In questo sfacelo che non risparmia nessun ceto sociale, gli italiani paiono grogiolarsi incuranti dei disastri in divenire, il governo si compiace dell’ultima rata del Pnrr che l’Italia ha ricevuto dalla UE e l’opposizione balla in piazza all’ultimo Pride, entrambi incuranti della guerra in cui ci hanno coinvolto e che dobbiamo ora sovvenzionare.
I media, colpevoli di essere compiacenti e asserviti al potere, senza alcuna etica diramano notizie pilotate, i programmi TV hanno raggiungo un livello vergognoso: trasmissioni inguardabili, pubblicità disgustose e volgari, hanno il palese scopo di mantenere il popolo ignorante, e sappiamo bene quale ruolo abbia la tv sulle masse.
La società ha bisogno di regole e le regole le hanno fatte saltare tutte a cominciare dall’ educazione in famiglia, dalla scuola, delle agenzie educative, perfino delle parrocchie, si, perchè anche la religione cattolica ha preso una bella sbandata.
Questo articolo si prefigge di sollecitare una riflessione sul nostro Paese, prima che sull’Europa e sul resto del mondo.
Noi siamo l’Italia, il centro della cultura dell’occidente, il bel paese dove tutti vorrebbero abitare, ma siamo anche figli di una civiltà contadina con tradizioni e valori che non possiamo e non dobbiamo cancellare se vogliamo salvarci.
Non abbassiamo la testa al nuovo che avanza, perchè il nuovo che ci viene proposto/imposto è distruttivo per i giovani.
Forse la partita non è ancora persa se non assisteremo indifferenti a questo sfacelo.
Manuela Valletti