Nell’incontro tra Putin e Xi Jinping è emersa un’altra cosa importantissima, ovvero l’ennesima apertura ai negoziati da parte del Cremlino. In questo spazio, se avrete la pazienza di cercare, troverete tutte le aperture per una soluzione diplomatica da parte di Mosca a partire dal marzo 2022. Le ho riportate tutte, dalla prima all’ultima perché faranno storia.
Adesso c’è anche l’appoggio della Cina, la quale ha assunto una posizione chiara come forse mai fino a ora, nonché di prendere in considerazione le preoccupazioni Russe e anche la posizione di forza nella quale si trova per imbastire dei tavoli.
Nelle cancellerie Europee sono andati in tilt e non sanno più che pesci prendere. Perché seppur continuino a ripetere come un disco rotto che a non volere i negoziati è il Cremlino, con la narrazione del riarmo e della guerra fino all’ultimo ucraino menzionando anche la disfatta Russa e soldati Nato sul campo, si mostrano esattamente per ciò che sono. Dei veri guerrafondai a servizio del complesso militare industriale e finanziario a stelle e strisce.
Piaccia o meno, questo è l’ennesimo scacco politico, strategico e militare ai danni del buono e democratico occidente che non sa più come uscirne. Qualsiasi decisione metterebbe in mostra tutta la loro ipocrisia. Sia che scelgano la guerra a oltranza sia che si mettano a negoziare. Perché ci vuole coraggio a dire all’opinione pubblica che servono i negoziati quando per oltre due anni ci hanno raccontato che la guerra era l’unica soluzione. Specialmente sotto le elezioni Europee