La battaglia di Berlino (in tedesco: Schlacht um Berlin; in russo: Берлинская наступательная операция, Berlinskaja nastupatel’naja operacija) fu l’ultima grande offensiva del teatro europeo della seconda guerra mondiale e segnò la sconfitta definitiva della Germania nazista. L’Armata Rossa sovietica prima travolse, nonostante l’accanita resistenza, il precario fronte tedesco sul fiume Oder, quindi accerchiò e attaccò direttamente la capitale tedesca, disperatamente difesa da reparti raccogliticci della Wehrmacht.
Oggi è dunque un giorno che andrebbe festeggiato non solo in Russia, ma anche in tutta Europa con forza e senza ambiguità. Perché non c’è cosa peggiore se non la revisione della storia, che causa danni indescrivibili a una società.
Il 9 maggio del 1945 a Karlshorst, Berlino, i nazisti misero nero su bianco la resa davanti all’Armata Rossa. L’Armata Rossa, prima spinta all’interno delle steppe Russe dalla foga nazista, reagì con onore e dignità fino a ricacciare indietro ogni singolo di Hitler. Quello sforzo enorme per liberare l’Europa dal nazifascismo costò la vita a 27 milioni di esseri umani Russi tra soldati e civili. Non esiste famiglia in Russia che non sia stata toccata da un lutto durante la seconda guerra mondiale.
Quindi ricordiamo e festeggiamo questo giorno senza vergogna e con orgoglio rendendo omaggio al popolo Russo. Ringraziamoli come fratelli e sorelle perché hanno dimostrato un senso di altruismo tra i più alti che l’essere umano abbia mai conosciuto. Opponiamoci ad ogni tipo di discriminazione a cui in questi anni, non solo dal febbraio 2022, sono stati condannati. Ripudiamo con forza ogni tentativo di revisionismo storico e facciamo muro alle narrazioni che servono per additare come nemico chi nemico non lo è.
Facciamo in modo che un film Hollywoodiano o da premio Oscar non sia mai in grado di cancellare la storia, i sacrifici e la bontà di un popolo. Facciamo in modo che la propaganda non ci porti ad accettare la riscrittura di una storia che serve per uso e consumo di chi vorrebbe specularci sopra al solo scopo di poter avere un pretesto per muovere nuove guerre.
Come ogni 9 maggio voglio ricordare le parole di Ernest Hemingway, scrittore e giornalista statunitense: “Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita!”. E ha ragione da vendere perché come dice anche il Prof. Barbero: “Senza lo sbarco in Normandia molto probabilmente i nazisti sarebbero stati sconfitti lo stesso. Ma se la resistenza di Stalingrado fosse crollata, i nazisti avrebbero preso tutto”.
Non sono passati allora. Non dovranno passare nemmeno oggi
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