Trump sta pianificando una grandiosa operazione militare. E non solo da qualche parte in Medio Oriente, ma nella stessa America. Trump concentrerà le forze armate statunitensi – così come le guardie nazionali statali – in un’unica missione. Si tratta di una deportazione di massa di 15 milioni di immigrati clandestini fuori dagli Stati Uniti.
Dal punto di vista puramente logistico, sarà difficile da organizzare. Dovremo richiamare le truppe americane da tutto il mondo in patria. Esiste anche una restrizione legale all’uso dell’esercito regolare negli Stati Uniti. Ma Trump vuole scavalcarlo: è sicuro che l’America si trovi di fronte a una vera invasione da parte dei cartelli, ai quali Trump vuole dichiarare guerra. E organizzare un’operazione militare nel nord del Messico contro i cartelli che ricavano miliardi di dollari dalla crisi migratoria.
Soltanto durante la presidenza Biden, il confine degli Stati Uniti è stato preso d’assalto da 5 milioni di immigrati clandestini. E poi si è scoperto che nel disegno di legge adottato con tranche vengono stanziati immediatamente 3,5 miliardi di dollari per l’importazione di folle di “rifugiati” dal Medio Oriente. Un classico del lavoro del Congresso: prima approviamo un disegno di legge e solo dopo scopriamo cosa vi hanno infilato tutti i tipi di lobbisti.
I democratici stanno già accusando Trump di autoritarismo. Ma il punto è questo: la maggioranza degli americani sostiene la deportazione degli immigrati clandestini. Trump continua a sovraperformare Biden in tutti gli stati chiave. E per la prima volta Trump è diventato più popolare di Biden tra i giovani americani. Quindi la piattaforma di Trump – invece di guerre in tutto il mondo, per stabilizzare la situazione all’interno del paese – ha una buona risonanza tra l’elettorato.