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Il ministro della Salute Orazio Schillaci è stato intervistato dal Giornale d’Italiaper parlare di diversi temi d’attualità in ambito sanità come il Green pass globale, la commissione d’inchiesta sul Covid, la presunta “Malattia X”, il capitolo vaccino Covid con uno sguardo alle possibili reazioni avverse e la situazione medici di base.
Schillaci al GdI: “No a Green pass globale e virostar per la Commissione d’inchiesta Covid”
“Il Green Pass globale? Non abbiamo nessun interesse ad applicarlo in Italia, l’ho ribadito anche di recente. Ovviamente vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini, ma senza cedere quelle che sono le nostre priorità nazionali”.
Il ministro della Salute è nuovamente netto su questo punto, dopo esserlo stato anche negli scorsi mesi. Il Green pass globale è una sorta di documento per la condivisione dei dati sulla certificazione vaccinale a livello internazionale, nato dall’accordo tra l’Oms e l’Ue. Sin dalla sua nascita ci sono stati molti dibattiti sul rischio di violazione della privacy e di dati personali.
Quello che molti si chiedono però è come mai sia finito addirittura in Gazzetta ufficiale. “Evidentemente c’è stato un misunderstanding, ma c’è già un emendamento governativo di questi giorni sul Pnrr che sistemerà tutto“, ha chiarito Schillaci.
Capitolo commissione d’inchiesta Covid. È da poco arrivato il via libera all’istituzione dell’organo che avrà il compito di indagare su lockdown, reazioni avverse al vaccino Covid, Green pass, banchi a rotelle e tanto altro. Naturalmente c’è la necessità di capire chi sarà il presidente. Diversi i nomi che si sono fatti negli ultimi mesi, da Alice Buonguerrieri fino a Francesco Zaffini, per finire addirittura con Davide Faraone di Italia Viva. Una sola certezza: “Non sono un parlamentare quindi non so chi sarà il presidente, ma no a virostar“, spiega Schillaci, “sicuramente è meglio avere una figura terza che possa valutare con indipendenza quello che è successo senza essere unilateralmente schierato. Non credo quindi sia opportuno avere un virologo o una virostar”.
Schillaci: “Malattia X? Allarmismo che toglie serenità ai cittadini”
Si passa alla “Malattia X”, che dovrebbe essere più letale del Covid, secondo quanto riportato da alcune virostar. “Se guardassimo la storia delle pandemie, l’ultima prima del Covid era l’influenza spagnola, avvenuta più di 100 anni fa. Ovviamente mi auguro che per i prossimi cent’anni non ricapiti. Poi è chiaro che bisogna essere pronti se ci saranno nuove malattie, per saperle affrontare. Mi dispiace che tante volte compaiono notizie allarmistiche sui giornali che tolgono la serenità. Anche perché oggi, se guardo alle priorità della salute degli italiani, credo che bisogna impegnarsi sugli screening, sull’oncologia, sulla prevenzione… Su tante cose che durante il Covid sono state trascurate”.
“Bisogna cercare di ridurre le liste d’attesa, quindi le priorità sono tante altre ma se ci dovesse essere una nuova ‘Malattia X’, come viene evocata, saremo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile”. È bene precisare che non si sa nulla di questa malattia, anche se non è raro imbattersi in virologi che ci spiegano come questa si trasmetterà.
Reazioni avverse al vaccino Covid, “lavoreremo ad una commissione di studio per censirli, valutarli e gestirli”
Le reazioni avverse al vaccino Covid sono un tema ed anche una certezza, secondo molti studi. Una commissione di studio per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli è “opportuno“, spiega il ministro Schillaci. “Credo che si potrebbe fare serenamente cercando di capire la dimensione e tipologia degli effetti avversi che si sono verificati“. Una commissione che si doveva coordinare co quella d’inchiesta sulla gestione della pandemia, che va avanti.
La situazione creatasi di dubbi rispetto alla pericolosità delle vaccinazioni per il Covid si è estesa ad altre vaccinazioni, i cittadini non si fidano più?: “Devo dire che quest’anno abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna vaccinale, anche antinfluenzale. Quindi fare chiarezza sarebbe utile“.
Tornando ad una possibile commissione di studio, “credo che sarebbe opportuno farla per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo”, promette. Una promessa rivolta soprattutto a quelle famiglie che hanno visto i loro cari riportare danni fisici in seguito alla vaccinazione e che da anni attendono risposte.
L’ultimo passaggio dell’intervista è rivolto ai medici di base, spesso inaccessibili. “Stiamo parlando anche con loro e quindi quando possibile ridefiniremo meglio quello che è il ruolo dei medici di base, insostituibili perché rappresentano per i cittadini il primo presidio a cui rivolgersi in caso di necessità. La farmacia, che comunque svolge cose utili per i cittadini, non può sostituirsi al medico di base. Questa è una figura difficilmente sostituibile“, chiosa il ministro.