Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Luisanna Tedde, Presidente di RETE DONNA SVIZZERA che noi condividiamo in toto e facciamo nostro il suo appello alle istituzioni.
“Ai media dico che i dettagli di una violenza non ci riguardano, non è meno grave se rispettate la privacy della vittima e non accusatemi di invocare la censura. Questo si chiama rispetto. #stopviolenceagainstwomen
L’escalation di violenza sulle donne sembra ormai inarrestabile. Una disumanità difficile da accettare. Il mio impegno storico e costante, al fronte della causa, non mi concede il silenzio. Ciò che sta accadendo va fermato. Impossibile che i governi non ne comprendano l’entità e quindi varino le necessarie misure d’urgenza.
Facciamo attenzione perché dove lo stato è assente, dove si lascia un vuoto legislativo e di procedura si può insinuare una ribellione che in anni passati in altri ambiti ha preso il sopravvento uccidendo in primis lo stato di diritto.
Siamo scese in piazza per i nostri diritti quando ci davano delle visionarie, abbiamo ottenuto tantissimo, a me piace partire da quello che generazioni come la mia hanno ottenuto, dobbiamo ancora fare molto per la parità ma adesso è tempo di scendere in piazza per la VITA.
Nota a margine: L’Associazione RETE DONNA SVIZZERA colabora con le Associazioni Italiane