La signora che si occupava di rifare le camere venne da me e con un’ aria tra il divertito e il preoccupato mi disse ” Architetto, ma chi sono quelli che stanno all’Usignolo?” Mi chiamava architetto anche se le avevo sempre chiesto di chiamarmi col mio nome di battesimo, ma lei non osava… ” Sono una coppia di Padova, perché?” Mah! la camera sembra un santuario! Hanno appeso quadri con santini un pò dappertutto sulle pareti, hanno cambiato il copriletto con uno che si sono portati da casa, e in mezzo al letto troneggia una bambola di porcellana, una di quelle che ormai non si vedono più nei negozi ma solo dagli antiquari…” “Anita lei ha già rifatto la camera? ” “Si ma è complicato rimettere tutti i gingilli al loro posto e poi non vorrei rompere qualcosa che poi mi tocca pagarla..!” ” Ok adesso vengo a vedere”. Ciò detto mi diressi immantinente verso la stanza in questione. Già l’aria era strana, mi sembrava che avessero acceso dei bastoncini di incenso. E Anita incalzava” vede vede, lì sul comodino c’è Santantonio Abate e sull’altro San Francesco d’Assisi, manca solo Santa Caterina da Siena e poi siamo a posto!” ” Beh, scusi ma a lei che interessa? Saranno molto religiosi e gli piace portarsi appresso i loro idoli. Sa, gli antichi Romani anche quando andavano in guerra portavano seco le statuine raffiguranti i loro antenati affinchè li proteggessero, si chiamavano Lari e Penati.” ” Ascolti io conosco solo Lara del dottor Zivago e la canzone mi piace molto ma le pene non sono le mie! Deve dire a questi signori che questa è una camera da letto e non una chiesa! Altrimenti io non faccio più le pulizie!” In effetti la situazione era grottesca e soprattutto la bambolona in mezzo al letto con tutto l’abito in tulle e gli occhioni spalancati mi faceva pensare all’esorcista. ” Va bene va bene Anita, non si preoccupi, poi ci parlo io …” Il solo pensiero di rimanere senza la donna che si occupava di rifare le camere in alta stagione mi faceva correre un brivido lungo la schiena. In realtà mi domandavo come dire a quei signori, senza essere invadente, di non far diventare la camera una succursale di una chiesa greca ortodossa. Devo premettere che era stata CristIna ad accoglierli quando erano arrivati e quindi io non li avevo ancora conosciuti. D’altronde con tutte le camere al completo era difficile per noi anche scambiarsi due parole nell’arco della giornata dato la massa di lavoro che dovevamo condividere. Quindi la sera quando arrivarono per cena in veranda io non avevo la più pallida idea di con chi mi sarei relazionato. Lei sui quaranta suonati, abbondante, anzi molto, direi vasta. Una mise nera tipo pigiama palazzo, sul metro e ottanta, capigliatura cotonata e trucco pesantuccio. Lui minuto, bassino, venticinque o giù di lì, quasi un bambino si sarebbe detto non fosse stato altro che per il pizzetto che gli dava un non so che di mefistofelico. Vestito anche lui di nero, pantaloni e maglione a collo alto, scarpe di vernice belle lucide. ” Buonasera, i signori Cannone credo ( ed in effetti il cognome diceva tutto), ben arrivati, accomodatevi pure a questo tavolo, sono subito da voi”. Mi precipitai in cucina” ma che cavolo, arrivano due soggetti così e non mi dici niente?” ” Non ho avuto modo, ieri tu non c’eri e quindi ho dovuto fare io gli onori di casa”. ” Si ma stamattina Anita mi è venuta a chiamare perchè questi hanno scombussolato tutta la camera e lei non ne vuole sapere nulla, dice che se non gli diciamo qualcosa, lei se ne va!” ” Ma no, tranquillo lo sai come è fatta Anita! d’altronde una che si compra la pelliccia di visone per indossarla quando va a fare la spesa alla Coop tanto normale non deve essere, dai, ci parlo io domattina, tranquillo vai a fare il tuo lavoro…..” Dopo aver servito i primi piatti, approfittai dei pochi minuti che separavano la seconda portata e mi avvicinai al loro tavolo per sondare la situazione. ” Tutto bene? Il farro in canestro era di vostro gradimento?”
” Si si buonissimo, dalle parti nostre si chiama orzotto ed è un pò diverso, ci sono meno cose dentro” . Afferrai al volo che era meglio non addentrarmi nella culinaria e azzardai ” La camera spero vi piaccia, è molto intima, la consigliamo sempre per i viaggi di nozze” ” Ah, “disse lui squittendo il giusto, ” noi è come se fossimo sempre in viaggio di nozze! Non credi cara?” Lei si schernì dietro un mezzo sorrisetto complice e guaì ” Siamo solo due cari amici, ci frequentiamo da qualche mese soltanto Lapo ed io, poi sarà quel che Dio vorrà, vede, vorremmo andare ad Assisi dal Santo Patrono, magari lui ci benedirà! ” ” Capisco, quindi state facendo un…viaggio propiziatorio, certo l’Umbria è proprio indicata, con tutti i suoi santi e sante! ” A questo punto mi ero incartato e non sarei mai riuscito a porre domande sul perchè e percome dei santini in camera, ma avevo un asso nella manica. ” Posso chiedervi quale è il significato recondito della bambolona sul letto? Sapete , la signora che fa le pulizie delle camere, ne possiede una simile e si domandava dove l’avete comprata…” ” Oh, l’avete notata…! Quello è un regalo che mi ha fatto la mia nonna, che sia benedetta, quando avevo 5 anni e la porto sempre con me…” Notai che il Belzebù dall’altro lato del tavolo aveva fatto una smorfia per cui rincarai la dose. ” Quindi lei Lapo, deve essere un estimatore dei pezzi di antiquariato, immagino”. ” Cleopatra ed io abbiamo gli stessi gusti e condividiamo le stesse passioni, ma la bambola della nonna è stata spesso oggetto di controversie tra noi, infatti non credo che dovrebbe essere trasportata in luoghi pubblici ed essere messa nelle condizioni di essere toccata da mani diverse dalle nostre”! A quel punto li avevo in pugno. ” Scusate, non vorrei essere invadente…” ” No dica dica pure,” disse lui, che credeva di aver trovato in me un complice. ” È che una coppia così unita come voi, anche fuori del sacro vincolo del matrimonio, sa sicuramente rivolgersi ad un santo protettore per districare una questione così delicata. Ho notato che siete grandi devoti di San Francesco e di Sant’Antonio Abate… ” Si, la sera ci inginocchiamo di fronte alle immagini sacre e recitiamo le orazioni, vero cara?” A questo punto Cleopatra la devota, emise un lungo sospiro, allungò la mano e strinse quella dell’amato. “Fabrizio ha ragione Lapo! Questa sera ci inginocchieremo al cospetto del Signore e gli chiederemo come comportarci…tu sai quanto io tenga al ricordo della cara nonnetta, vedrai che riceveremo una risposta dall’alto dei cieli!” Chiesi scusa e mi allontanai per poter servire il secondo agli altri ospiti e con la coda dell’occhio continuai a seguire i due che visibilmente in mia assenza stavano litigando pacatamente. Vedevo il pizzetto di Belzebù sobbalzare a tratti e notai che una lacrima aveva fatto colare il rimmel da uno degli occhioni bovini di lei. Per quella sera decisi di non intromettermi ulteriormente nelle loro dispute sacre riservandomi l’indomani a colazione di capire se avevano deciso di far sparire i santini e la bambola.
Non vennero a far colazione e quando Anita alle 10 bussò alla porta per chiedere se volevano che la camera fosse rifatta, non risposero. ” Guardi architetto che quelli non mi hanno nemmeno risposto e non credo che stessero ancora dormendo perché si sentivano dei rumori…..ci siamo capiti?”
” Non si preoccupi Anita, se non hanno risposto è perché preferiscono mantenere la loro privacy e non dobbiamo essere noi a rompere le balle! Santini a parte sono due nostri ospiti e dobbiamo rispettarli.” ” Come vuole, però domani bisognerà comunque cambiare gli asciugamani e le lenzuola e allora dovranno pure uscire dalla camera e vedremo cosa sarà successo. ” ” Ma cosa vuole che sia successo, lei è troppo pessimista Anita, vedrà che non sarà successo alcunchè.”
La sera a cena Cleopatra arrivò paludata da un abitino di seta celeste aderente ( tipo appunto la donna Cannone) e Lapo sfoggiò un doppiopetto grigio che lo faceva sembrare un nano del circo Togni. ” Buonasera carissimi, come è andata la giornata?” ” Sa, abbiamo seguito il suo consiglio e siamo andati alla Porziuncola a pregare sulla tomba del Santo Francesco. Abbiamo avuto un’illuminazione e così ci siamo recati in un negozio che vendeva oggetti sacri ed abbiamo acquistato ben tre statue del Santo che lo rappresentano in diversi momenti della sua vita: quando fuggì da casa e si ritirò sulle montagne, quando addomesticò il lupo e quando conobbe Santa Chiara. ” Deglutii la saliva e ” E….dove avreste…..intenzione di mettere tali ……reliquie? ”
” Allora, esordì Lapo, abbiamo sfruttato il sedile che c’è a fianco dell’entrata per farne una sorta di altare, poi con la finestra dietro che prende gli ultimi raggi del sole al tramonto sembra quasi di vedere la gloria di nostro Signore… In compenso abbiamo pensato che le sacre immagini che avevamo posto sui comodini, adesso non fossero più necessarie e quindi le abbiamo collocate sulle pareti. ” Io non riuscivo a dire più una parola, e pensavo già a cosa sarebbe successo l’indomani allorquando Anita sarebbe andata a rifare la camera. Lei aggiunse ” Oggi abbiamo portato con noi la bambola della nonna e quando eravamo in chiesa e ci siamo presentati per la comunione, io la stringevo forte al petto cosicchè il sacerdote la vide e ha avuto parole di conforto – povera cara si capisce che tu abbia sofferto molto per la tua perdita ma vedrai che il Signore ti benedirà di nuovo e sarai madre- non so cosa volesse dire il sant’uomo ma sono rimasta molto sollevata. Quindi anche Lapo adesso concorda che non dovremo separarcene mai!” Continuavo a guardare or l’uno or l’altra con uno stupido sorriso stereotipato sulla faccia senza profferire verbo…Fu Cristina a salvare la situazione giungendo alle mie spalle dicendo” Sarà il caso che porti da mangiare ai signori oppure stasera saltano?”
Ed arrivò il momento della verità. L’indomani mattina alle 10 Anita bussò alla porta dei Cannone.
” Buongiorno dovrei rifare la camera, posso entrare?” ” Buongiorno a lei brava donna, risposero in coro dall’interno, pochi minuti e la liberiamo”! ” Mhhh….pensò, Anita…brava donna…gliela darei io la brava donna che Iddio mi perdoni”! In effetti cinque minuti dopo i due uscirono dalla camera palesemente accaldati e con i vestiti messi su alla bell’e meglio e salutarono Anita che a mo’ di Pasdaran li scrutava accigliata. Quindi si precipitò nella stanza e questo fu ciò che vide:
Il letto era stato spostato in un angolo, sicchè i due comodini si trovavano accostati in fondo alla pediera con sopra le tre statue del santo in bella mostra. In mezzo ai cuscini troneggiava la bambola che però era senza vestiti, in mutande e canottiera. I santini vari erano stati attaccati con dello scotch alle pareti. Nel bagno sembrava fosse passata una mandria di tori inferociti sulla strada di Pamplona, chissà forse erano ferventi devoti anche di San Firmino….Non sto a dire che Anita si materializzò istantaneamente di fronte a me, perché immagino sia superfluo. ” Architetto, architetto! ” Paonazza in volto con i capelli scarmigliati, cosa che non capitava mai, anzi era sempre tutta in ordine con un bello chignon che la faceva sembrare un po’ lontana parente di Ave Ninchi, non riusciva neanche ad articolare… Guardi, venga giù a vedere, io non so come dirglielo, ma lei non ha detto loro nulla? Ma ma ma come devo fa..fare? Sembra che sia passato l’Uragano Katrina in quella camera! ” ” Ma perché? Cosa è successo?” ” Glielodicoiocosaèsuccesso! Quei due hanno dei grossi problemi o quantomeno lui perché secondo me prega il Signore e tutti i Santi di riuscire a fare il suo dovere coniugale con un attrezzo del genere! Ma scusi, ha visto la mole di lei? Lui sparisce e non lo si trova più. Bisogna chiamare la protezione civile, e le guardie cinofile! Con l’elicottero lo devono cercare! Lui probabilmente non era così mingherlino, lo è diventato con l’uso! E poi, e poi, sembra che nel bagno sia passato uno tsunami. Ma cosa cazzo fanno nel bagno? Mi scusi ma divento volgare architetto! Io non ce la faccio a entrare in una camera così ridotta….mi dovrei mettere una tuta anticontaminazione!” “Insomma mica siamo a Chernobil! Penso che le bastino dei buoni guanti usa e getta!” provai a sdrammatizzare.” Ma cosa ne sa lei? Mia cognata ha un albergo con 30 stanze e mi racconta di quelle cose orribili! La gente è capace di fare qualsiasi cosa soprattutto se paga pensa che le sia concesso tutto. Aveva cinque donne delle pulizie e una è dovuta andare in analisi dopo aver visto di quelle cose…” ” che voi umani non potete neanche immaginare!” completai la frase con una citazione da Blade Runner. ” Non mi prenda in giro architetto! Lei deve fare qualcosa. Cristina mi ha detto di stare calma ma adesso ne va della mia salute fisica e mentale.
E così l’indomani non ebbi scampo. Durante la prima colazione approfittai del fatto che fosse arrivato prima lui e lo affrontai apertamente. ” Caro Lapo le dovrei chiedere un favore….” ” Certo, se posso, volentieri”. La nostra cara Latifa , la signora che si occupa delle camere, mi ha riferito che avete modificato la posizione dei mobili e che teme di fare qualche danno alle splendide statue che avete collocato in giro per la stanza. Inoltre è mussulmana e quindi, come lei sicuramente sa, la sua religione reputa blasfema qualsiasi riproduzione o immagine correlata alle divinità. Quindi per rispetto alla sua persona, le chiederei di non lasciare in giro immagini o quant’altro possa suscitare in lei sconforto o riprovazione. D’altronde ha visto che anche nelle scuole per rispetto di coloro che non sono cristiani, hanno abolito il crocifisso! ” Mentre andavo a ruota libera arrampicandomi sugli specchi e inventandomi storie pazzesche, giunse la giunonica Cleopatra che fece a tempo ad udire solo l’ultima parte del mio folle discorso. ” Ebbene, questo io proprio non lo approvo. Insegno in una scuola materna e mi sono categoricamente rifiutata di levare il crocefisso dall’aula! Il preside mi ha minacciata più volte ma io non ho mai ceduto.”
Dentro di me pensavo, come darle torto ? Ma in che cavolo di ginepraio mi sono andato ad infilare…” A me del loro politically correct non me ne può fregar di meno, non sei anche tu dello stesso parere, caro?” ” Vedi Cleo, il problema è che la signora delle pulizie è mussulmana e Fabrizio mi stava dicendo che è rimasta sconvolta dalle immagini sacre,a noi tanto care,che abbiamo disseminato nella stanza.” La Cleopatra a quel punto, non sapeva più che pesci pigliare. Spostava il suo sguardo dal suo Marcantonio in formato ridotto a me, cercando di capire come uscire dal paradosso in cui suo malgrado si era cacciata con le sue esternazioni ( peraltro più che condivisibili). Fu il mingherlino a venirle in aiuto. ” Sai cara penso che Nostro Signore ci direbbe di aiutare chi non ha la fede come noi, siamo tutti fratelli e sorelle, non credi? Penso che per i prossimi giorni potremo celare la immagini a noi tanto care nell’armadio in modo tale da non turbare la povera donna e far sì che tutto torni alla normalità e lei possa fare il suo lavoro serenamente. ”
Cleopatra e Lapo, partirono due giorni dopo e lasciarono ad Anita/Latifa una generosa mancia. Rimase un mistero il perché della bambola in déshabillé sul letto!