Secondo la stampa britannica, il treno si è mosso attraverso la Russia in direzione della linea del fronte ucraino; e potrebbe indicare che Putin sta preparando un test per mandare “un segnale all’Occidente’. Meloni, “serve prudenza”
In Russia, è stato avvistato, in movimento verso il fronte ucraino, un enorme treno merci che ha equipaggiamento militare specializzato e che è associato alla divisione armata nucleare segreta del Ministero della Difesa russo. Lo riporta la stampa britannica ma la notizia è apparsa per la prima volta nel week-end sul canale Telegram filo-russo Rybar.
Il treno è collegato alla dodicesima direzione del ministero della Difesa, specializzata nello stoccaggio, la manutenzione e la fornitura di armi nucleari. Secondo la stampa britannica, il treno si è mosso attraverso la Russia in direzione della linea del fronte ucraino; e potrebbe indicare che Putin sta preparando un test per mandare “un segnale all’Occidente’.
Non ci sono segnali di attività insolita nell’arsenale nucleare di Mosca, ha però detto una fonte occidentale alla Reuters. “Non abbiamo visto alcun indicatore o attività che potremmo pensare fuori dalla norma. Non abbiamo rilevato movimenti che siano oltre quelli soliti per questo tipo di attività condotte da quegli elementi delle forze strategiche russe”, ha detto la fonte rimasta anonima.
La replica di Mosca
La Russia non vuole prendere parte agli “esercizi di retorica nucleare” che stanno facendo i media e i politici occidentali, ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov. Alla stampa che gli chiedeva di commentare le pubblicazioni dei media occidentali, secondo cui la Russia avrebbe “dimostrato la sua disponibilità a usare armi di distruzione di massa conducendo test nucleari ai confini dell’Ucraina”, Peskov ha risposto: “I media occidentali, i politici occidentali, i capi di Stato sono ora impegnati in molti esercizi di retorica nucleare. Non vogliamo prendervi parte”.
“È sicuramente una situazione molto complessa, però per questo serve molta prudenza”, ha commentato la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni con chi le chiedeva delle indiscrezioni sul test nucleare russo.
Occhi puntati sulla Transnistria
Dalla Transnistria non sta arrivando alcun segnale di un possibile coinvolgimento della regione separatista filorussa della Moldavia nella mobilitazione annunciata da Mosca per sostenere lo sforzo bellico in Ucraina. Lo ha riferito il vicepremier moldavo, Oleg Serebrian, intervistato da Radio Moldova.
“La mobilitazione parziale dichiarata in Russia non prevede sforzi di mobilitazione nella regione transnistriana. Non ci sono uffici militari di registrazione e arruolamento o altre istituzioni del ministero della Difesa russo che potrebbero mobilitare residenti transnistriani nell’esercito russo”, spiega Serebrian, “forse ci sono singoli casi di contratti militari con residenti cittadini della Russia”.
“Non abbiamo notato alcuna operazione del genere, tranne la tradizionale leva autunnale del cosiddetto esercito transnistriano”, ha aggiunto il vicepremier moldavo, assicurando che sia Chisinau che Kiev stanno monitorando la situazione. “Tiraspol ne è consapevole. La mobilitazione avrebbe attirato l’attenzione di Kiev e Chisinau, e nessuno a Tiraspol lo vuole”, ha concluso Serebrian, “capiscono tutto e vogliono stare alla larga dalla guerra. Contiamo anche sul loro buon senso”.