Da alcuni anni, eventi indipendenti dalla nostra volontà, stanno travolgendo le nostre attività, il nostro stile di vita, il nostro futuro.
Non siamo peró vittime della inevitabile eruzione di un vulcano o della forza distruttiva di un terremoto,
siamo travolti dalle decisioni di gruppi coordinati al potere, soggiogati dalle loro decisioni arbitrarie e coinvolti, senza essere consultati, nei loro piani fallimentari, che inducono carestie, povertà, perdita di libertà.
Lo sviluppo umano non è fine a se stesso ma finalizzato al bene supremo della libertà e della autodeterminazione: stiamo assistendo ad una sua involuzione, causata dalla pianificazione centralizzata delle decisioni che si sostituisce alla infinita molteplicità del libero mercato delle idee e delle aspirazioni.
Dal 1800 funziona in questo modo. Il collettivismo, il socialismo di fatto avanza tramite epidemie (controllo politico sulla medicina) catastrofi naturali di varia natura,
guerre.
Una volta mutato quanto serve, il potere non torna mai allo status precedente. È una equazione, ma nessuno sembra rendersene conto.
Se continueremo ad ignorare questa situazione pregiudicheremo il futuro dei nostri figli e nipoti.
M.V.G