La Meloni è già entrata nella parte di Premier, è cambiata, non passa giorno che non si prostri ai piedi del potere. Dovrà stare attenta perché a forza di piegarsi in questo modo le verrà una scoliosi. Stavolta la Meloni ci tiene a precisare ciò che nemmeno le è stato chiesto. Non farà nazionalizzazioni, e ciò non deve sorprendere perché la cosiddetta destra di Alleanza Nazionale, di cui Fdi non è altro che una costola, è pienamente e completamente inchinata davanti al tempio del neoliberismo. Ciò che sorprende e diverte al tempo stesso è come la Meloni voglia fare del tutto per apparire completamente prona nei riguardi di un potere, quello del globalismo finanziario, che ormai sta perdendo influenza da tempo. La storia ha preso una direzione diversa da ciò che i peones del Parlamento credevano due anni fa quando diedero l’Italia in pasto a Davos. La Meloni sembra ancora non averlo capito. Lo capirà probabilmente quando si troverà sul fondo del burrone.
Cesare Sacchetti