Le elezioni si avvicinano a grandi passi, i vari partiti si accordano per riuscire a portare i loro uomini/donne in Parlamento, i programmi che presentano sono triti e ritriti e probabilmente irrealizzabili se non si avranno le idee chiare su una sola questione, la guerra.
Occorre tenere presente che mandandoci a votare il 25 settemere i politici hanno schivato di proposito un grande autunno caldo: assenza di lavoro, aumento spropositato delle bollette energetiche e dei prezzi delle materie prime , insomma il malcontento elevatissimo degli italiani che di certo avrebbe influito sul voto.
La causa di tutto ciò è la guerra, il gas russo rinnegato, l’acquisto in Algeria dello stesso a un prezzo maggiorato (la compagnia comprende anche i Russi), il regalo di armi dal costo elevatissimo all’Ucraina e che non possiamo certo permetterci, i profughi ucraini qui da noi e quelli africani che rimangono senza cibo e sbarcano a Lampedusa.
Ecco i costi delle armi che noi “regaliamo” all’Ucraina, in che quantità non è dato sapere visto che sono notizie coperte da segreto di Stato:
-un cannone calibro 155 costa 600.000 dollari senza munizioni e trattore.
– un aereo non di ultima generazione dai 14 ai 26 Milioni di dollari
– un F35 che può portare una bomba atomica 100 milioni di dollari
– un carro armato ultimo modello dai 2 ai 3 milioni .
– un carro armato di 30 anni 50.000 dollari
C’è anche da tener presente che l’economia dell’Ucraina è fallimentare, è un paese che sopravvive con le rimesse degli emigrati, gli aiuti in denaro e le armi che spesso rivende Proprio per questo Zelensky ha tutto l’interesse che la guerra duri il più a lungo possibile.
Senza indorare la pillola chiediamo quindi a tutti gli schieramenti vecchi e nuovi di rispondere a questa domanda: come vi ponete davanti alla guerra in Ucraina?:
– tutelerete l’economia del nostro Paese e lo porterete fuori dalla guerra costi quel che costi
– continuerete ad inviare armi in Ucraina e manterrete le sanzioni alla Russia
La domanda è precisa e vorremmo che venisse rimbalzata di giornale in giornale per avere una risposta che ci consenta di votare in modo consapevole per il nostro futuro.
Manuela Valletti