Il ministro degli Esteri: “Putin ha ampio sostegno del suo popolo”. Zelensky. “Ho più volte cercato di incontrarlo ma la Russia non vuole veri colloqui di pace”. Kiev denuncia: “12 milioni di sfollati; 5,5 sono fuggiti all’estero”. L’Onu: “Morti 4 mila civili dall’inizio della guerra”
“La politica estera del presidente Vladimir Putin si base su un ampio sostegno pubblico, c’è un consolidamento delle forze patriottiche”. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, lancia un nuovo monito all’Occidente accusato di “aver dichiarato guerra” a Mosca.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ritiene invece “contraddittorie” le dichiarazioni delle autorità ucraine sui negoziati tanto da non permettere a Mosca “di capire cosa vogliano e se siano in grado di tenere un approccio lucido”.
“I negoziati al momento sono congelati per decisione e secondo la linea scelta dalla parte ucraina, che è in assoluto contrasto con le dichiarazioni di Zelensky” che di recente ha espresso la necessita’ di colloqui con il Cremlino, ha spiegato Peskov.
Il presidente ucraino, dal canto suo, sostiene inve che come sia Mosca a non volere “veri colloqui di pace” perché “non è interessata a mettere fine alla guerra”. E ancora: “Ho più volte cercato di organizzare un incontro con Putin” ma senza ottenere nulla.
Draghi a Zelensky: l’Italia sostiene Kiev
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.
Il colloquio – rende noto palazzo Chigi – si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese.
Il Presidente Draghi ha assicurato il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea.
I due Presidenti hanno inoltre discusso delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo. Il Presidente Zelensky ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il Presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni.