LE ASSENZE FERMANO IL DECRETO UCRAINA. DRAGHI INCONTRA SALVINI PRIMA DEL PARLAMENTO.
Alla Camera è mancato per tre volte il numero legale per discutere una pregiudiziale di costituzionalità sollevata da Fratelli d’Italia sul secondo decreto Ucraina, su cui il governo ha messo la fiducia (al voto domani). Alla fine la discussione stata spostata a domani per evitare altri imbarazzi, ma l’assenza è un dato politico che dice dell’insofferenza di alcuni partiti. Molti degli assenti venivano dai banchi della Lega e dei 5 Stelle. Salvini oggi ha incontrato Draghi. Palazzo Chigi riferisce in una nota che nell’incontro si è parlato della crisi umanitaria e alimentare, ma anche della recente visita negli Stati Uniti, dell’impegno dell’Italia per la pace attraverso il sostegno all’Ucraina, delle sanzioni alla Russia, “della rinnovata richiesta di un cessate il fuoco e dell’avvio di negoziati credibili”. Insomma, il premier ha scelto di dialogare con un leader della maggioranza prima di parlare di questi temi cruciali al Parlamento, nonostante le ripetute richieste di confronto venute anche dai 5 Stelle. Giuseppe Conte invece ha convocato i gruppi parlamentari del Movimento per discutere proprio di Ucraina e dell’inceneritore di Roma. Il M5s deve decidere se depositare una mozione per lo stop all’invio delle armi all’Ucraina dopo il terzo decreto, pubblicato in Gazzetta il 13 maggio con la lista delle armi sempre secretata, e come impostare la battaglia parlamentare contro il termovalorizzatore. Oggi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha riferito proprio sul tema delle armi a Kiev: anche l’audizione è stata secretata, ma sul Fatto di domani ricostruiremo quello che si sa sull’incontro.
Fonte :il fatto