La soglia di chi ha fatto la puntura salvifica ha oramai abbondantemente superato l’80 %. Una delle percentuali più alte in Europa e nel mondo. I non punturati sono sotto stretto monitoraggio, in quanto devono farsi un tampone per lavorare, o per accedere a quasi tutti i luoghi deputati alla vita sociale. Eppur non basta. Il “terribile morbo” si propaga ancora. Forte, incontrastato, impetuoso, senza freni. Nonostante il siero magico. Nonostante il cotton fioc ogni due giorni. Ed allora di chi è la colpa? Se la stragrande maggioranza degli italiani è immunizzata e chi non lo è viene continuamente monitorato, perché si parla ancora ossessivamente di restrizioni e zone rosse?

Da cosa si dovrebbe “salvare il Natale”?

La colpa è dei bambini che non si sono inoculati o di chi non si è fatto ancora la terza dose?

O dei tamponi che,dopo esser stati dogma della religione pandemica, ora sono diventati, d’un tratto, inaffidabili?

La verità è che come ogni inverno,purtroppo, prolifereranno influenze e malanni, aumenteranno i “contagi”, i soggetti più fragili rischieranno di avere conseguenze più gravi, gli ospedali andranno in sofferenza. Ma se negli anni scorsi tutto ciò accadeva senza comprimere nessun diritto fondamentale, oggi la realtà è completamente ribaltata. Tutto ciò che è sempre stato diviene così metodo di governo, emergenza infinita, pretesto per una svolta autoritaria, attraverso la continua ricerca di una capro espiatorio che serva a celare, de facto, la vile compressione dei diritti individuali dietro l’infimo scudo della tutela della salute pubblica.

“Governare”, ci insegnò Ezra Pound, ” è l’arte di creare problemi la cui soluzione mantiene la popolazione nell’inquietudine”. Oggi è il caso di ribadirlo a gran voce.

Fonte

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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