Quasi 50.000 contagi ieri, oltre 200 morti oggi, al picco da marzo per quanto appesantiti dal recupero di parte dei ritardi statistici del weekend: è di nuovo allarme Covid nel Regno Unito, dove la curva dei ricoveri resta per ora entro il livello di guardia, ma il liberi tutti di questi mesi torna a far discutere. Tanto più in vista di un inverno che – complici il rallentamento d’una campagna vaccinale inizialmente da record e certi intoppi strutturali extra pandemia del servizio sanitario nazionale (Nhs) – minaccia di rivelarsi di nuovo “impegnativo”, come ammettono eufemisticamente fonti dello stesso governo Tory.
Mentre, per non farsi mancare nulla, aleggia pure l’ombra di un’ennesima sotto-variante del coronavirus.
Sullo sfondo emerge intanto una nuova mutazione della variante Delta, denominata ‘AY.4.2’ e indicata dagli specialisti britannici come potenzialmente più trasmissibile di un ulteriore 10%, sebbene apparentemente non destinata al momento a prevalere sul ceppo d’origine. Mentre il trend di un nuovo incremento di contagi legato all’avvicinarsi della stagione invernale inizia a far capolino pure in altri Paesi europei – protetti sulla carta da qualche cautela in più rispetto al Regno Unito – come la Francia. (Fonte: ANSA)
Previsione. Oggi che i numeri da noi sono ancora bassi, si dice che il merito è dei vaccini. Domani che i numeri torneranno a salire, si dirà che la colpa è dei no-vax. Chi è vaccinato e sarà costretto a subire nuovi lockdown e nuove restrizioni, accuserà i non vaccinati della perdita della propria libertà.
Un anno e mezzo di bombardamento incessante ad opera di cialtroni e pseudoesperti ha creato milioni di potenziali mostri, oltre ai presupposti per una guerra civile. No, non sta andando bene e non andrà tutto bene.