Segnali sempre più inequivocabili di disgregazione di quella coscienza diffusa che ha permesso la nascita della costituzione post-bellica e la convivenza civile (sia pure limitatamente e non senza momenti di tensione, chiaro). Fine dell’idea stessa di società come convivenza di gruppi, come composizione di comportamenti e interessi diversi di volta in volta da mediare, come spazio comune che permetta a chi vince di governare, a chi perde di vedere comunque garantiti i propri diritti e le proprie libertà fondamentali.
Siamo al muro contro muro. Per definizione, in una situazione simile è impossibile qualsiasi mediazione, perché ognuna delle due parti ha una visione della società, della politica, del futuro incompatibile con l’altra, dove A esclude necessariamente B e B non può coesistere con A. Gli spazi di intermediazione sono sempre più ristretti. Si cerca di prevalere, quindi, con la forza, non ultimo forzando la costituzione a proprio favore e a sfavore della parte avversa.