Poniamo che il governo italiano abbia deciso, per motivi che non conosciamo (ma che possiamo immaginare), di “chiudere un occhio”,
in realtà, di acconsentire, all’ingresso illegale di:
tunisini, marocchini, algerini, pakistani, bengalesi; che non sono profughi,
accettando di mettere a rischio l’ordine pubblico e sociale delle comunità italiane,
e di alimentare, per questo scopo, un enorme flusso di spesa pubblica, svariati miliardi, spesi per navi militari e da crociera, alberghi, personale militare e sanitario, avvocati, mediatori culturali (che roba è?), addetti alle Ong, Onlus, associazioni assistenziali, cooperative, sindacati, oltre a medicinali ed altre merci e servizi.
La domanda che sorge è: qual è il limite?
Per quegli scopi, non dichiarati, e non dichiarabili,
quanti ne vuole far entrare, oltre agli 800mila che sono già entrati dal 2013?
Ripetiamo: qual è il limite? Cinquecentomila, un milione, due milioni, tutta l’Africa?
Quand’è che si dirà “basta, non possiamo più accogliere altri”?
(E.V.)