Il ministro della salute Speranza ha firmato un contratto con la ditta ASTRAZENECA, per 400 milioni di dosi di vaccino anti Covid 19, il suddetto vaccino sarà disponibile a settembre per tutti gli italiani e gli Europei. Ora non è difficile assumere informazioni circa la ditta che fornisce il vaccino e conoscere la sua storia.
CHI E’ L’ ASTRAZENECA
La compagnia è presente in circa 100 Paesi con circa 57.500 dipendenti. I siti produttivi sono 23, dislocati in 16 paesi con circa 10.200 dipendenti. In base al rapporto annuale 2009 la presenza della compagnia è in aumento nei principali mercati emergenti, tra cui la Cina. In Italia, AstraZeneca conta oltre 800 dipendenti, di cui circa 200 occupati presso la sede centrale di Basiglio (MI) e circa 600 dislocati su tutto il territorio nazionale, in qualità di informatori scientifici o con funzioni di interazione con strutture sanitarie pubbliche e private. A Basiglio è presente la divisione responsabile della conduzione degli studi clinici. sito https://www.astrazeneca.it/chi-siamo.html
PROBLEMI LEGALI DELLA DITTA
La casa farmaceutica AstraZeneca ha concordato il pagamento di 520 milioni di dollari per chiudere le indagini federali riguardanti le pratiche di marketing relative al proprio medicinale Seroquel, indicato per la schizofrenia. Questo fa di AstraZeneca la quarta grande compagnia farmaceutica che, negli ultimi tre anni, ammette le accuse federali di marketing illegale di farmaci antipsicotici. La compagnia è stata accusata di aver fuorviato medici e pazienti enfatizzando la ricerca favorevole al medicinale senza rivelare in maniera appropriata altri studi relativi al fatto che il Seroquel aumenta il rischio di diabete.
Il New York Times riporta:
“AstraZeneca sta tutt’ora affrontando oltre 25000 cause civili da parte di pazienti che contestano il fatto di non aver reso pubblici i rischi del medicinale”.
VACCINO SPERIMENTALE
La società farmaceutica AstraZeneca “ha concluso i primi accordi” per la produzione del candidato vaccino contro Covid19 allo studio presso l‘università di Oxford “per almeno 400 milioni di dosi e finora ha garantito una capacità produttiva totale pari a 1 miliardo di dosi. Le prime consegne avverranno a settembre 2020”. Si tratta dell’immunizzazione in fase di 1-2 di sperimentazione al quale collabora anche l’azienda italiana Irbm di Pomezia. L’annuncio è stato diffuso dalla società britannica in una nota in cui si spiega di aver avviato collaborazioni “con un certo numero di Paesi e organizzazioni per rendere il vaccino dell’università di Oxford ampiamente accessibile in tutto il mondo,
Questi sono i fatti: una ditta farmaceutica non del tutto cristallina ha ricevuto una commessa per la produzione di 400 milioni di dosi di vaccino sperimentale contro il Covid 19, le dosi saranno disponibili e potranno essere iniettate alla popolazione il prossimo settembre.
Dall’Inghilterra giungono notizie poco rassicuranti sugli esiti del vaccino sulle scimmie : l’Università di Oxford Jenner Institute comunica che il vaccino denominato ChAdOx1 nCoV-19, testato sulle scimmie non ha funzionato e gli animali sono risultati infettati.
Il problema che si pone è il seguente: per quale motivo dovremmo sottoporci ad una vaccinazione di massa con un vaccino che è ancora sperimentale? Io non ne vedo la ragione, tanto più che ora sono state trovate cure adatte a risolvere i casi di covid 19 senza danni. Non faremo le cavie e quindi sarà bene invitare il solerte ministro Speranza e non imporre il vaccino, ma lasciare la libera scelta.
MVG