Che cosa succede nelle Strutture per Anziani della nostra penisola? Da nord a sud giungono notizie allarmanti sulle condizioni degli anziani ospitati nelle RSA a seguito del Covid19. Il numero dei decessi è aumentato esponenzialmente, e questo nonostante le visite dei familiari siano state bloccate da quando è iniziata l’epidemia.
L’impressione è che sia stata presa molto sottogamba la gravità dell’epidemia nonostante gli anziani fossero proprio le persone più a rischio. Un esempio veramente raccapricciante è ciò che è accaduto in una RSA di Soleto, in provincia di Lecce, dove 83 anziani allettati sono stati abbandonati a se stessi, senza cibo ne acqua, 53 di loro sono stati trovati positivi al virus. L’intervento del Sindaco del luogo ha posto fine al loro suplizio, ma i morti sono stati otto.
In Emilia-Romagna i morti attribuibili al coronavirus potrebbero essere molti di più di quelli registrati ufficialmente. Un “numero oscuro” di decessi che emergerebbe a livello statistico e che riguarderebbe persone che erano in una casa di riposo o in un hospice e sulle quali non è stato eseguito il test di positività.
In Lombardia sono scattate alcune denunce penali : occorre segnalare il caso della RSA di Mediglia alle porte di Milano, dove molti anziani sono risultati positivi al virus e i morti sono stati addirittura 64.
Il caso del Pio Albergo Trivulzio è oggetto di indagine della Procura per omicidio colposo e di procurata epidemia, la Baggina (struttura storica di Milano) amministrata dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, ha registrato un numero di morti superiore a quello dello scorso anno di 50 unità, decessi che si sono verificati soprattutto nell’hospice.
In questo caso si contesta anche la scelta della Regione, accusata di aver voluto creare degli Hub per affrontare il covid 19 in strutture non idonee. L’Assessore al Welfare Gallera, interpellato in proposito, ha ribadito che non si è pretesa alcuna collaborazione, si è chiesto un aiuto a determinate condizioni (l’ubicazione dell’Hub e la sua indipendenza dalla struttura ospitante). In ogni modo, in questo specifico caso, la decisione finale spettava al Comune di Milano, essendo maggioranza nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto.
Giunge notizia che la Regione Lombardia ha aperto sui fatti del Trivulzio una commissione di inchiesta.
Alla Fondazione Don Gnocchi Palazzolo, sempre a Milano, la denuncia è partita da 18 operatori sanitari che sono risultati positivi al covid 19, I lavoratori affermano di non essere stati informati di casi di contagio all’interno della struttura e di non essere stati dotati di mascherine e camici per affrontare l’epidemia. La smentita della direzione dell’Istituto non si è fatta attendere e ha ribaltato a suo favore l’intera versione dei lavoratori.
In questo periodo difficile in molti invocano “clemenza” e nessuna polemica, ma direbbero la stessa cosa se i morti fossero i loro genitori? A me pare che le polemiche le stiano facendo proprio i signori del Governo e forse proprio a loro dovremmo imputare una gestione alquanto maldestra di tutta la pandemia.Ci sarà tempo anche per questo.
Manuela Valletti