La nostra redazione sta ricevendo molte lettere da parte dei familiari degli anziani ospiti delle RSA che ci fanno presente i loro grande disagio per non poter andare a trovare i loro cari ricoverati.
In particolar modo vogliamo portare a conoscenza dell’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Giulio Gallera, la condizione dei malati di Alzheimer che vivono in un equilibrio quanto mai precario e che non vedendo per molti giorni il viso dei familiari possono piombare in uno stato di abulia favorito anche dal male di cui soffrono.
Il problema è vissuto molto male anche dai figli dei ricoverati che perdono per un tempo molto lungo (un mese) il controllo sulle condizioni di salute dei loro cari e purtroppo alcune situazioni di maltrattamenti che sono state portate alla luce nei ricoveri per anziani anche recentemente, non contribuiscono a farli stare tranquilli. Sempre nei ricoveri vengono anche segnalati episodi di discriminazione nei confronti dei pazienti che possono ricevere visite e altri che non le possono ricevere (in base a che cosa) e anche il superattivismo delle badanti che fanno a gara per accaparrarsi i pazienti.
Alcuni suggerimenti
I parenti dei malati suggeriscono ad esempio di programmare le visite nell’arco della giornata e della settimana: un solo visitatore per ogni malato, controllato all’ingresso e magari ricevuto in un salottino e per poco tempo. Con un po’ di buona volontà forse si potrà arrivare ad una soluzione più ragionevole ed uguale per tutti.
Ricordiamo che i nostri anziani sono fragili e che l’assenza dei loro cari forse potrebbe risultare più pericolosa del virus che si vuole combattere.
Manuela Valletti