La politica italiana non finisce mai di stupire. Se lo facesse per i suoi risultati internazionali sarebbe un bene, invece ci stupisce, e molto, per le piccinerie che ogni giorno ci propina, proprio a dimostrare che i politici che ci governano sono uomini piccoli e insignificanti.
Dopo aver sbandierato ai quattro venti che il Governo giallo rosso avrebbe chiesto un processo per l’ex Ministro dell’Interno Salvini per la gestione dell’affair Gregoretti, ieri i prodi governanti italici, hanno disertato l’aula della Commissione per le Autorizzazioni a Procedere per evitare che “Salvini potesse approfittare della situazione facendo la vittima in periodo elettorale”.
Tralasciando di parlare del poco rispetto di questi personaggi per le istituzioni, la “partita” è stata vinta senza dubbio dell’intrepido Matteo Salvini che, rimandando ogni indugio e non potendo più continuare a logorarsi nell’attesa dei voleri del governo, ha chiesto ai parlamentari della Lega presenti in commissione, di votare per mandarlo sotto processo. Detto, fatto. Da ieri sera Salvini è processabile.
Dopo i risultati ottenuti i Leghisti hanno dichiarato che, essendo loro persone serie e con gli attributi, voteranno a favore del processo anche in aula, quando il caso sarà sottoposto al vaglio Parlamentare.
Dunque Matteo Salvini andrà a processo e lo farà con orgoglio e con i voti del suo partito. Gli italiani lo apprezzeranno e faranno il confronto, ad esempio, con la capitana Rachete che, pur avendo violato le nostre acque territoriali con la sua nave carica di migranti e avendo incautamente speronato una motovedetta della Marina Militare per eseguire gli ordini di Frau Merkel, a dire dei giudici, non avrebbe dovuto nemmeno essere arrestata.
Quindi Salvini non fa la vittima, Salvini rischia sul serio di andare in galera, visto che sempre più spesso le Procure agiscono in modo incomprensibile e illogico e non metterei la mano sul fuoco per una sentenza di assoluzione nei suoi confronti. Una giustizia che vuole eliminare gli avversari politici della sinistra per via giudiziaria, può fare di tutto, anche se in una nazione democratica tutto ciò non può e non deve avvenire.
Ma siamo certi che l’Italia sia un paese democratico? Forse il problema è proprio tutto li.
Manuela Valletti
#Salvini #processo #procure