Secondo una indagine internazionale dal nome Pisa 2018, i nostri giovani adolescenti sono estremamente ignoranti e a 15 anni non sono in grado di interpretare un testo e la loro istruzione è molto inferiore a quella dei loro coetanei europei.
Mi soffermo su questo dato per fare una riflessione relativa alla scuola e alla preparazione dei professori che hanno il compito di istruire i giovani italiani.
E’ probabile che i professori che dovrebbero istruire i giovani quindicenni e sedicenni siano essi stessi molto ignoranti e via di questo passo.
Il problema è naturalmente molto complesso e prende il via nel 1968, la “magica” data che ha segnato il declino della nostra scuola ma anche della nostra nazione: i giovani tutti promossi con il sei politico, il “tu” ai professori, nessuna disciplina, testi scolastici fai da te e spinello libero.
Da questa annata sono usciti i professori che oggi sono chiamati a formare i giovani italiani che ora risultano scarsi e sarà sempre peggio se non si riprenderanno in mano le redini della nostra scuola pubblica.
Ci sono dati altrettanto allarmanti riguardo l’abbandono scolastico anche in giovanissima età, di questo dovrebbe occuparsi la scuola evitando di creare stereotipi politicizzati che non conoscono i congiuntivi, ignorano le H e non comprendono i testi.
Manuela Valletti