L’apertura di credito è arrivata dal Cardinale Camillo Ruini, ex presidente della CEI e persona indubbiamente intelligente, nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera, che ha toccato alcuni punti sui quali Matteo Salvini era stato sempre attaccato anche da papa Bergoglio: “Non condivido l’immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti. Il dialogo con lui mi sembra pertanto doveroso, anche se personalmente non lo conosco e quindi il mio discorso rimane un po’ astratto. Sui migranti vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull’amore del prossimo; senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano”.
Sbaglia a baciare il rosario? “Il gesto può certamente apparire strumentale e urtare la nostra sensibilità. Non sarei sicuro però che sia soltanto una strumentalizzazione. Può essere anche una reazione al “politicamente corretto”, e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico” così risponde Ruini.
“Ruini è un’intelligenza superiore, e ha ragione a dire che l’unità dei cattolici è difficile da costruire, e bisognerebbe dialogare con Salvini. Il Cardinale aggiunge di non conoscere Salvini, e questo è il punto: Salvini non è Berlusconi, protesi e incarnazione vivente di una prosecuzione della Dc concava e convessa”. Così Gianfranco Rotondi commenta l’intervista del Cardinale Ruini al Corsera. “Salvini – prosegue – sfida il cattolicesimo politico nei suoi valori fondamentali: laicità, mitezza, linguaggio, misura. Tant’è che si pone contro Salvini non solo la sinistra cattolica, ma anche noi moderati. Pur credendo nei miracoli, il Cardinale si convinca: di Berlusconi ne nasce uno ogni tre secoli”, conclude Rotondi.
“L’apertura di credito a Matteo Salvini che oggi giunge da un autorevolissimo uomo di Chiesa come il cardinale Camillo Ruini segna una svolta, una bella svolta che produrrà buoni frutti nella Lega e nel centrodestra”, afferma invece senatore azzurro Francesco Giro che aggiunge: “Sono molto contento per Salvini e per noi tutti del centrodestra che potrà affinare e accreditare di più la sua azione culturale oltre che politica”.